Poesie di Paola Gavazzi

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Scritta da: Paola G.

Vieni

Vento che spolvera sole
spazzola pensieri
dai miei pazzi capelli
ubriachi di vino e more.
Vieni qui.
Mi sento ceramica da rompere
sotto luna calante
o lettera d'addio da stracciare
viola d'animo
perversa come fiammella d'occhio
leggera come il bianco.
Sto ancora raccogliendo i pezzi
e già tiri la corda delle tue parole bestie.
Mi piace stare qui
sospesa sull'alone dell'elettrica
lingua languida
a toccarti l'io
carne su carne
nel tulle dei mie giochi
di ventre e mani.
Posso poetare l'ora
con baci maestri
o sibilare sillabe roche
come tua serpe succinta.
Anime fuse, confuse
senza filtro, pure
nei secondi più rossi
vienimi nell'anima
scossa d'amore.
Paola Gavazzi
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    Scritta da: Paola G.

    Nuovi giorni

    Son giorni di pioggerella
    gentile e argentata
    che bagna angeli caduti
    in campi
    dove il rosso dei suoi papaveri
    si confonde con le ferite del cuore
    e l'oro del grano svela il colore della vita.
    Maestoso il libeccio
    mi regala voci di altri paesi
    di risate ubriache
    e pianti su tetti notturni.
    Così ascolto il movimento
    dell'anima
    foglia caduca cangiante
    e il mio respiro
    si fonde e confonde
    con l'alba che ha il tuo volto
    giovane eterno
    E porta con sé i colori
    di un nuovo giorno
    di un nuovo amore.
    Paola Gavazzi
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      Scritta da: Paola G.

      Piovono ricordi

      Turchino è il mio volto dimentico
      riflesso dai nembi d'Irlanda
      È in arrivo il temporale
      poesia del cielo livido
      firmata dagli astri
      i principi a cento punte.
      Pioggia di ruggine
      ha un sapore primitivo
      che ricorda il nostro primo bacio
      tessuto tra lenzuola di lino francese
      pregne di fumo e palpito
      E una goccia di cera bruciava già nel mio intimo
      orba come una falena
      ero già pazza del tuo lucore.
      Paola Gavazzi
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        Scritta da: Paola G.

        Domenica d'autunno

        Il triangolo di sole
        sfiora la lancetta
        di mezzogiorno.
        È domenica d'autunno
        e un filo di arcobaleno
        si posa sulla mia testa.
        Il verde del 21 maggio
        è svanito
        insieme alla pioggia.
        Resta solo
        un pallido pezzo di terra
        che scompare
        quando il merlo pittore
        si posa sull'acero
        sporcandola di colore.
        Paola Gavazzi
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          Scritta da: Paola G.

          Maggio di sera

          Muore la luce del giorno
          appaiono lunghe figure blu
          con mani sottili indicano il cielo perlato.

          Fresco l'odore di campo
          terra bagnata e petali calpestati.
          Volano farfalle notturne
          che sussurrano preghiere.

          Persi nel surreale
          camminiamo insieme
          e intrecciamo i nostri cuori
          come ghirlande di margherite.

          In questa sera di maggio
          sento che la primavera,
          la natura e il cielo
          hanno lo stesso nome:
          il tuo.
          Paola Gavazzi
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            Scritta da: Paola G.

            In ogni mia poesia

            Ritagliami dentro di te
            nelle serate odorose di grano.
            Son tua fragile compagna
            carta di riso, lama d'acciaio.

            Scattami una fotografia
            in seducente posa vellutata
            e incorniciami nel cuore del tuo cielo.

            Non lasciare che mi perda
            tra i sentieri curiosi del mondo
            legami con spago di lana
            al tuo sottile anulare
            e sempre sarò tua
            in ogni mia poesia.
            Paola Gavazzi
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              Scritta da: Paola G.

              Fiocco azzurro

              Canto lieve di note celesti
              sfiora il tuo pensiero
              fatto di astri, voci e fatui ricordi.

              Nastro di seta bianca
              tra i nostri sguardi esploratori
              stesso sangue
              stesso destino.

              Entrambi bambini
              giochiamo a rincorrerci
              tra i mandorli rosati
              i cavalli di legno
              e biglie di vetro.

              Paffuto rosa e bianco di latte
              riposiamoci
              dietro ad una nuvola di zucchero
              e svegliamoci
              al canto delle sirene
              tra pappagalli racconta filastrocche.

              Parlami
              con i tuoi occhi
              color temporale e arcobaleno
              del viaggio dentro me
              quali sorrisi hai immaginato
              quali lacrime hai ascoltato
              quale sapore ha il mio amore.

              Che la tua vita sia sempre così:
              semplice, festosa e azzurra
              come il fiocco
              sulla porta di casa mia.
              Paola Gavazzi
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                Scritta da: Paola G.

                Rosa non rosa

                Rosa non rosa
                bruciata dal sole
                secca di luce
                odori di grandine.

                Nessuna man
                ti coglie
                nessun naso ti sfiora.

                Accarezzata sol dal vento
                che consola la tua nera sorte
                bacia i tuoi petali incrinati
                come mani di vecchia.

                L'ultimo suo soffio d'amor
                ti fece cadere a terra
                e moristi così
                calpestata dal tempo.
                Paola Gavazzi
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