Poesie di Monia Ghesini

Fotografo, nato martedì 3 settembre 1974 a Ferrara (Italia)
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Scritta da: Monia Ghesini

Ho sognato di te

Ho sognato di te
che tra luce suadente,
mi guardavi silente.
Ho sognato di te
che con mano vibrante,
mi volgevi tremante.
Nefasto delirio di un diavolo senz'ali
che brama, che sogna, che vive senza eguali.
Leziose catene legano la sua anima;
non danno dolore,
ma un marchio a fuoco hanno impresso nel suo cuore.
Momenti invocati,
tra canti di notte e fiori rubati.
Momenti legati
tra voci confuse di docili muse.
L'assapora ormai, di fuoco s'alimenta
l'inebria il suo profumo, lo trascina, lo tormenta.
Sospiri mutati, di pura passione
struggente è il bagliore, la luce t'incanta
rapito è il suo nome, d'amore si vanta.
Pericoloso è il sapore;
tra vesti di un angelo, d'ebbrezza si nutre,
d'emozioni si scopre.
Monia Ghesini
Composta venerdì 14 gennaio 2011
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    Scritta da: Monia Ghesini

    Oscura ragione

    Dita danzanti su pelle di rosa
    tocco di seta soave si posa
    Luci in penombra
    dan vita ai tuoi occhi
    che tradire lor fanno
    in silenzio
    senza alcun inganno
    Il mondo si ferma,
    mentre brucia, danzando
    Di fuoco m'accendo
    con tal sospiro m'arrendo
    Voci confuse
    di flebile suono,
    che cantano note,
    di vite remote
    Dolce il profumo
    di chiara passione
    vivendo
    morendo
    d'oscura ragione.
    Monia Ghesini
    Composta martedì 24 novembre 2009
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      Scritta da: Monia Ghesini

      La voce del silenzio

      Ed è il silenzio che urla quando le parole non hanno più voce
      parole gettate al vento come un pugno di sabbia
      parole mai ascoltate, parole violate.
      Di dolore mi hai baciata, mentre parlavi d'amore
      in catene mi hai gettata, mentre sputavi il tuo ego di dubbio valore
      Ed ho rigato il mio viso come colore deturpato su tela
      ed ha urlato il mio cuore, mentre la notte, furente trapela.
      E così i pensieri volano, lasciati liberi da cieca follia
      lasciando al fato ogni riga, parvente, da tortuosa malia.
      Le luci si spengono, il sipario m'arrende
      la voce mi manca, il silenzio si spende.
      D'ermo cammino la mia vista s'infiamma
      d'arbitrio si spoglia, la mia anima vagante
      di ricordi si veste, di un chiaro disarmante.
      Poi i tuoi canti d'amore tornano a chiedere pace
      e la rabbia svanisce perché il bene è più forte
      ma è la ragione che parla, mentre il silenzio tace.
      Monia Ghesini
      Composta domenica 29 maggio 2011
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