Scritta da: MARLEEN GIOTTA

A te che non arrivi

Ho quasi quarant'anni
e non mi accorgo
che quasi mezza vita m'è volata,
pensando a rimandare e rimandare
quel che contavo di fare un domani.
A te, che non arrivi,
eppur ti sento
scalciare per affacciarti alla vita,
chiamandoti per nome intono nenie,
per farti addormentare quando è sera.
A te, che non arrivi,
e sopravvivo,
delineo il tuo profilo sul mio grembo,
invento somiglianze inesistenti,
per assopire il vuoto che ho dentro.
A te, che non arrivi,
e sono stanca,
di dare spiegazioni a tutti quanti,
giustificando la tua amara assenza,
mi lascio annegare nel mio pianto.
Forse nessuno mai
potrà chiamarmi mamma,
ma a braccia aperte resto ad aspettare
confido nella scienza e nella fede,
semmai un giorno tu vorrai arrivare.
Marleen Giotta
Composta domenica 11 dicembre 2011
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