Poesie di Leonardo Paulillo

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11-04 anniversario

I ciottoli della vita
lentamente scorrono
dalla mia mano stanca.
Sbiadite, confuse immagini
dall'album dei ricordi
scorrono.
asaublimi accordi di una
melodia, son loro accanto.
Non vi è tristezza
nel cielo gonfio
di oscure nubi,
Non bi è tristezza
al calar del sole,
nel trionfo di colorate sfumature.
Non vi è tristezza
qua te pensando,
libera dagli affanni
di una vita vissuta.
Non vi è tristezza
ovunque tu sia.
Non vi è tristezza,
nel rimirarti, là racchiusa
nel gelido marmo.
Solo gioia e rimpianto
per averti avuta accanto,
per un lasso di tempo,
ad altri negato.
Leonardo Paulillo
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    I ricordi,
    nel passar dei giorni
    lentamente vanno.
    vanno come bianche vele
    dal vento sospinte e,
    leggere, verso l'orizzonte
    s'allontanano,
    ove mare e cielo s'uniscono.
    così, lentamente,
    vorrei lasciarti andare,
    verso l'orizzonte
    sempre visibile,
    come visibili sono
    i ricordi che
    a te mi legano.
    lasciarti andare,
    come forma indistinta
    nella bruma che,
    nel grigio tutto avvolge.
    lasciarti andare,
    col cuore colmo di ansia,
    con la mente che ricorda,
    la paura di non ricordare,
    la tristezza di momenti,
    la gioia di averti avuta accanto,
    e sono questi sentimenti
    che a te mi legano
    a farti, lentamente,
    lontano andare,
    ma sempre a me vicina.
    Leonardo Paulillo
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      Chi sono

      Non so più chi sono,
      cerco, nei meandri oscuri
      della vita,
      ciò che ero.
      Una maschera oscura
      mi avvolge,
      vorrei strapparla,
      ma la mano si ferma,
      la volontà s'annulla
      e... tutto resta come prima.
      Un urlo feroce, dal profondo sale
      perché tutto cambi,
      ma altrettanto ferocemente
      lo reprimo,
      e... tutto resta come prima.
      cerco, cerco di districare
      i mille nodi che, saldamente,
      mi ancorano al passato, ma
      una mano invisibile li riavvolge
      e... tutto resta come prima.
      profondo è il desiderio
      dell'esser ancora ciò che ero,
      al sol pensiero
      s'annulla
      e... tutto resta come prima.
      Son quel che sono
      e mai più tornerò
      ad esser quel che ero
      e... tutto resta come prima.
      Leonardo Paulillo
      Composta domenica 11 dicembre 2011
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        Il piccolo melo
        solo stava
        sulla riva dell'acqua
        che lenta andava.
        i piccoli frutti
        dai rami pendevano
        e tu, gioiosa,
        la mano tendevi,
        col tuo sorriso
        un acerbo frutto
        mi porgevi.
        l'acqua ancor oggi
        lenta va,
        ma il piccolo melo
        più non ritrovo.
        una mano, un giorno,
        l'ha divelto e tu
        come lui, dalla mia vita,
        divelta sei stata.
        su quel luogo
        i miei passi mi riportano.
        rimembro il frutto
        che mi porgevi e,
        ancor di più,
        rimembro il tuo sorriso
        che ora non vi è più.
        Leonardo Paulillo
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          Ricerca

          Cerco,
          nei giorni che passano inutili
          il sentire la tua voce,
          vedere il tuo volto,
          averti accanto
          nei momenti del giorno,
          mi guardo intorno,
          non ci sei.
          la mia mano cerca te,
          ma trovo il vuoto,
          il vuoto e il silenzio
          mi avvolgono nel loro
          soffocante bozzolo,
          ed allora lo sconforto
          mi assale e...
          vorrei non più
          esser qui.
          Leonardo Paulillo
          Composta venerdì 16 dicembre 2011
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