Poesie di Ilaria Della Queva

Poetessa, nato venerdì 31 maggio 1996 a Taranto (Italia)

Scritta da: Ilaria Della Queva

Oh, dolce amore

Oh, dolce amore che ogni giorno più lontano da me sei, lascia che il mio povero cuore provi almeno per un po' quel sentimento così ricercato da tutti, ma che nessuno in fondo riesce a trovare; illumina il mio sguardo ormai perso, e se puoi, fà in modo che ciò duri per sempre.
Vivo ogni giorno sperando che prima o poi mi degnerai della tua grazia, e lascerai che un'anima mi trovi e mi comprenda, ma nel frattempo non ti penti di rendere la mia vita così povera di sentimenti.
Potrò mai, io, semplice creatura terrena, riuscire a scovare nel buio più profondo, che ormai inghiotte la Terra, la mia salvezza?
A volte penso che finirò i miei giorni come tanti, troppi, senza amore né virtù, persa nella mia solitudine, senza un appiglio per la mia umanità.
Ma all'improvviso una luce comprare in un angolo remoto della mia mente: essa esprime la mia voglia repressa di vivere e di sognare, ma soprattutto di amare, dicendomi che non è cosa giusta riservare tutto questo calore solo per me.
Essa indica la differenza tra me e una semplice macchina; io non solo respiro, ma ho dei sentimenti traboccanti che null'altro aspettano che esser chiamati, e pronti, accorreranno da chiunque li abbia cercati.
Ilaria Della Queva
Composta domenica 1 luglio 2012
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    Scritta da: Ilaria Della Queva

    Pensieri

    Nel silenzio della notte più fredda,
    i miei pensieri volano lontano,
    dove solo pochi possono immaginare.
    E poi si disperdono nell'infinito,
    toccando il cuore di ogni persona.
    Un pensiero a chi è vicino e a chi è lontano,
    un pensiero a chi mi conosce e chi no,
    un pensiero a chi mi ama e chi mi odia,
    ma soprattutto un pensiero a chi mi ascolta.
    Nel silenzio della notte più buia,
    quando le speranze cadono,
    addormentate nel pozzo della nostra anima,
    quando perdiamo il cammino,
    e come polvere ci disperdiamo nel vento;
    voglio solo far sapere dal profondo,
    che nulla è semplice nel mondo,
    ma che dopo esser caduti, bisogna rialzarsi ridendo.
    Ilaria Della Queva
    Composta mercoledì 30 novembre 2011
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