Poesie di Elisa Iacobellis

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Scritta da: ElyAngel

Eco d'infinito

Sapore d'antico,
sussurro nel vento,
eco di vita passata
risuona, esitante,
sull'onda del tempo.

Granelli di sabbia,
impronte-ricordo,
ricami di dune deserte,
designano'l vuoto
d'un sorriso sordo.

Cuor di cristallo,
su ataviche paure,
con dolor, s'infrange.
Ali d'aquila, sogna,
per chimeriche'venture.

Varcar la soglia
di porta proibita,
inseguir una stella,
desidera un'anima
in cor suo, ferita.

Risplende nel buio
brioso spiraglio di luce
Sospiro caldo... Dolce soffio...
Del mio Angelo odo la voce...
Elisa Iacobellis
Composta giovedì 19 novembre 2009
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    Scritta da: ElyAngel

    Frammenti di me

    Del mio cuor, sol ceneri,
    sparse in un mar di lacrime
    nel grido del mio silenzio.
    Il manto oscuro della notte,
    la mia anima solitaria,
    avviluppa.

    Castelli di terra, sogni,
    risucchiati dall'onda
    d'un tempo privo di pace.
    Su granelli di sabbia,
    orme contorte di rabbia,
    incisive.

    Dio dei venti soffia,
    corrodi, confondi le tracce,
    plasma e intrepido dissolvi
    frammenti di dubbi, tormenti,
    e perle di saggezza antica
    cospargi.

    Cos'è rimasto di me?
    Lo chiederò alle stelle,
    quand'Eolo respinto avrà
    nubi dai contorni indefiniti
    e un'argentea luna nuova,
    brillerà.
    Elisa Iacobellis
    Composta giovedì 19 novembre 2009
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      Scritta da: ElyAngel

      Diadema dorato di fervida speranza

      Come dorati granelli di sabbia,
      come infiniti raggi di sole,
      in ogni angolo dell'universo,
      vi son anime e cuori dispersi,
      dagli usi e costumi diversi.
      Granello, sei tu, vagabondo,
      lontan da tua terra, emigrato.
      Nomade istinto, su dune assolate,
      superstiste d'un vorticoso ciclone,
      distinguerti sai, fra tante persone.
      Come diadema di fervida speranza,
      brilli e scintilli di luce immensa,
      gioiosi segni di vita, al cielo, riveli,
      oscillando nella clessidra del tempo,
      sospinto da un'esile soffio di vento.
      Ripudiato da intrepide onde,
      naufrago di un'esistenza infelice,
      porgendo ad ognuno, tua man aperta
      rendi, manifesto, al cuor del mondo,
      ciò che già possiedi nel profondo:
      il codice d'un antico mistero
      in tua natura, docilmente, celato.
      È il fuoco del calore umano
      che scioglier sa anche il ghiaccio,
      dell'animo, dal freddo, più indurito.
      Elisa Iacobellis
      Composta giovedì 19 novembre 2009
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