Poesie di Don Tonino Bello

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Scritta da: Rosarita De Martino

Ti auguro un'oasi di pace

La strada vi venga sempre dinanzi
e il vento vi soffi alle spalle
e la rugiada bagni sempre l'erba
cui cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre
sul vostro volto.
E il pianto che spunta
sui vostri occhi
sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi
di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno
pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare
prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce,
tanta speranza e tanto calore.
Don Tonino Bello
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    Scritta da: Rosarita De Martino

    Andiamo fino a Betlemme

    Andiamo fino a Betlemme,
    come i pastori.
    L'importante è muoversi.
    E se invece di un Dio glorioso,
    ci imbattiamo nella fragilità
    di un bambino,
    non ci venga il dubbio di aver
    sbagliato il percorso.
    Il volto spaurito degli oppressi,
    la solitudine degli infelici,
    l'amarezza di tutti gli
    uomini della Terra,
    sono il luogo dove Egli continua
    a vivere in clandestinità.
    A noi il compito di cercarlo.
    Mettiamoci in cammino senza paura.
    Don Tonino Bello
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      Scritta da: Rosarita De Martino

      Santa Maria, Vergine della notte.

      Santa Maria, Vergine della notte,
      noi t'imploriamo di starci vicino
      quando incombe il dolore,
      irrompe la prova,
      sibila il vento della disperazione,
      e sovrastano sulla nostra esistenza
      il cielo nero degli affanni,
      o il freddo delle delusioni
      o l'ala severa della morte.

      Liberaci dai brividi delle tenebre.

      Nell'ora del nostro calvario,
      Tu, che hai sperimentato l'eclissi del sole,
      stendi il tuo manto su di noi,
      sicché, fasciati dal tuo respiro,
      ci sia più sopportabile
      la lunga attesa della libertà.

      Alleggerisci con carezze di Madre
      la sofferenza dei malati.

      Riempi di presenze amiche e discrete
      il tempo amaro di chi è solo.
      Spegni i focolai di nostalgia
      nel cuore dei naviganti,
      e offri loro la spalla,
      perché vi poggino il capo.

      Preserva da ogni male i nostri cari
      che faticano in terre lontane e conforta,
      col baleno struggente degli occhi,
      chi ha perso la fiducia nella vita.

      Ripeti ancora oggi
      la canzone del Magnificat,
      e annuncia straripamenti di giustizia
      a tutti gli oppressi della terra.

      Non ci lasciare soli nella notte
      a salmodiare le nostre paure.
      Anzi, se nei momenti dell'oscurità
      ti metterai vicino a noi
      e ci sussurrerai che anche Tu,
      Vergine dell'Avvento,
      stai aspettando la luce,
      le sorgenti del pianto
      si disseccheranno sul nostro volto.

      E sveglieremo insieme l'aurora.

      Così sia.
      Don Tonino Bello
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