Poesie di Daniele Santarelli

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Scritta da: Daniele S.

Cartoline

Non so come ci siano riuscite,
ma ci sono delle persone che mi hanno voluto bene veramente,

chissà!
Magari me ne vogliono ancora.

Di una
ne ho la certezza
perché proprio in questi giorni ordinando la mia scrivania ho letto forse per la prima volta le sue cartoline,
che volando da Londra

sono atterrate all'indirizzo di casa mia.
Sul retro di una delle cartoline c'è scritto
"Io sono convinto che questa città ti piacerebbe; certo non è la città giusta per trovare l'anima gemella, è piena di omosessuali ma il resto è stupefacente eccetto qualche rissa e qualche matto in libertà, ma per me e per te non rappresentano un problema.
Un abbraccio ed un bacio sulla guancia da me! E ricorda... tu sei sempre il mio più grande amico."

È piacevole
sapere che per due o tre minuti nella mente di qualcuno è comparso il tuo nome
e lo è ancor di più se ogni tanto quella mente è di una donna dalla bellezza atomica.
Daniele Santarelli
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    Scritta da: Daniele S.

    94 anni

    Ascolto il tempo che scorre,
    mentre i raggi del sole si conficcano nelle finestre chiuse.

    Mio nonno vorrebbe che il pomeriggio stessi sempre da lui a fargli compagnia,
    ma non me lo chiede,

    ed io cinicamente non glielo propongo.

    Magari non lo fa perché pretendere è maleducazione,
    oppure se ne sbatte della maleducazione
    e non lo fa per timidezza,

    ma probabilmente leggo male dei suoi occhi
    e si accontenta tranquillamente
    di vedermi ogni tanto.

    E così

    ogni tanto
    sono qui,
    a sguazzare nel suo spazio

    e mentre lui se ne sta
    sopra la sua poltrona verde che fa pure i massaggi,

    io annaffio qualche pianta,

    urlo qualche domanda
    ricevendo risposte brevi
    e quasi insensate.

    Il sole si è allontanato dal nostro quartiere
    accendo il televisore,
    solo perché so che a mio nonno piace guardare l'eredità,

    per me è una goffa trasmissione, come tante lì dentro.

    Comunque

    a seguirla siamo in tre
    io, mio nonno e la morte

    e guardando mio nonno,
    mi viene il dubbio che la morte stia lì per lui.
    Daniele Santarelli
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      Scritta da: Daniele S.

      Geranio rosso

      Nessuno nel mio quartiere

      e in nessun altro
      Ha braccia sufficientemente muscolose per fermare le mie ore
      Quelle più semplici e leggere.

      Non incontrerò mai nessuno
      Anche se percorrerò tutte le vie del mondo
      Che mi fermerà
      e con la faccia sorridente
      Simpatica

      Allungherà le braccia e mi ridarà quel tempo sprecato.

      Ad aspettare treni, a pregare,
      a cambiare canale,

      a urlare a degli stupidi inquilini,

      la speranza di vedere allontanarsi l'idiozia
      è debolissima,

      forse neanche esiste

      parlo ad un geranio rosso
      mentre giù in strada una bellissima ragazza porta a passeggio il suo piccolo cane

      mi incanta la vivacità

      della bellissima ragazza che porta a passeggio il suo piccolo cade.
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