Pensieri di Antonino Gatto

Libero professionista, nato martedì 16 maggio 1972 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo, in Racconti, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Antonino Gatto
Magica notte, dipinta di bianco,
in cielo due renne, ed un Babbo un po' stanco,
luci brillanti, sfavillano in cresta,
alle case addobbate per il giorno di festa.

Bimbi curiosi, alle loro finestre,
occhietti felici, e guanciette rossastre,
mentre il camino riscalda e colora,
d'oro e d'argento la loro dimora.

Tutto in quel giorno, è una vera novella,
dentro il presepio, si attende una stella,
che annunci la nascita, fra greggi e pastori,
del bimbo Gesù, ai suoi genitori.

Sotto l'abete, fra luci e decori,
stanno in pacchetti, sorprese e tesori,
pronti a donare un istante fatato,
di grandi emozioni, da lascia senza fiato.

Ecco la festa di ogni piccino,
che attende la nascita di Gesù Bambino,
e circondato da un amore totale,
rivive l'emozione di Babbo Natale.
Antonino Gatto
Composta lunedì 21 dicembre 2009
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    Scritta da: Antonino Gatto
    Questo augurio, forse, ti arriva fra tanti,
    e potrebbe non essere fra quelli importanti,
    ma tu lo ricevi per il mio desiderio,
    di donarti qualcosa, e farlo sul serio.

    Prima di tutto desidero, chiederti perdono,
    per non essere stato un poco più buono,
    per le mie carenze, e per la mia assenza,
    per averti fatto perdere un po' la pazienza.

    In questo anno siamo stati, tutti un po' presi,
    vittime della crisi, ed un po' più indifesi,
    ma l'unica cosa che non ci è mai mancata,
    è la nostra amicizia, sempre più rafforzata.

    Oggi alle porte di questo nuovo anno,
    ti dono i miei auguri, per le feste che verranno,
    e mentre tu leggi queste mie parole,
    io spero di dare un emozione al tuo cuore.

    Quando brinderai, io non sarò lì vicino,
    ma mentre alzerai, al nuovo anno, il buon vino,
    ricordati un istante fra i tuoi mille pensieri,
    che il mio cuore è con te ancora oggi, e più di ieri.
    Antonino Gatto
    Composta domenica 20 dicembre 2009
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      Scritta da: Antonino Gatto
      Come stelle nel cielo luccicano in delirio,
      come i tuoi anni, brillano e risplendono,
      queste candeline, che a guardarci tremano,
      e aspettano il tuo soffio ed il tuo desiderio.

      Ogni anno gli confidi ciò che hai nel cuore,
      ogni anno gli hai chiesto di donarti amore,
      e se oggi siamo qui a questo banchetto,
      è perché hanno udito ciò che hai nel petto.

      Verrà natale, pasqua, e ferragosto,
      verranno i santi ed il primo dell'anno,
      ma l'unica festa che metto al primo posto,
      e solo il giorno del tuo compleanno!

      Ecco il mio augurio che ti voglio fare,
      perché tu capisca quanto ti posso amare,
      non desidero nulla, non pretendo tanto,
      chiedo solo a Dio di averti sempre accanto!
      Antonino Gatto
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        Scritta da: Antonino Gatto
        Sono nato col tuo profumo addosso,
        ed il mio inconscio non lo ha mai dimenticato,
        a differenza dei miei gesti quotidiani.

        Ti ho desiderato,
        come il più grande amore,
        quando ancora l'amore non sapevo cosa fosse.

        Ti cercavo,
        e sempre ho cercato le tue braccia,
        quando la vita mi spegneva le sue luci.

        Oggi che il tempo, ha solcato la mia pelle,
        ancora e più di prima, nel silenzio,
        non posso fare a meno della tua presenza.

        Mi basta guardarti negli occhi
        per leggere il tuo cuore,
        e capire il senso di tutto questo amore.

        Il cordone ombelicale della vita
        non si spezza
        perché tu mamma vivi e sempre vivrai dentro me!
        Antonino Gatto
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          Scritta da: Antonino Gatto
          Pasqua al profumo di pesco,
          le uova argentate riposte nel cesto,
          la dolce colomba con scaglie di riso
          e sul viso dei bimbi un grande sorriso.

          Per tutti un momento di pace
          nelle chiese un mistero che tace,
          un evento che si ripete ogni anno
          anche per coloro che fede non hanno.

          Il cioccolato la fa da padrona,
          mentre la nonna seduta in poltrona,
          ammira la festa nel suo casolare
          con la famiglia riunita a pranzare.

          Giorno di festa per il Cristo risorto,
          l'ulivo e la palma ne fanno da volto,
          regalo a sorpresa per ogni bambino
          nell'uovo che avrà, anche il più birichino.
          Antonino Gatto
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            Scritta da: Antonino Gatto
            Ti scrivo queste righe
            anche se sono sicuro
            che non leggerai mai queste pagine,
            le scrivo per dirti quello che non ti ho mai detto,
            ma che ti ho sempre sussurrato
            guardandoti negli occhi.
            Quante volte ti ho desiderato,
            ed ho subito la tua assenza
            al mio fianco,
            e quante volte ho visto il tuo sorriso
            riflesso in una lacrima
            guardandomi allo specchio.
            Oggi vivo la tua presenza
            negli attimi in cui ti incontro,
            e subisco la tua mancanza
            subito dopo.
            Quante volte avrei voluto dirti
            nonostante tutto,
            che ti voglio bene,
            mentre mi guardavi,
            entrandomi negli occhi,
            per chiedermi perdono.
            Oggi il tuo sangue scorre nelle mie vene,
            ed è lo stesso che scorre nel cuore
            dei miei figli,
            e così, come io oggi conosco ogni tuo pensiero,
            i miei figli guardandomi dentro,
            leggeranno come un libro aperto il mio cuore.
            Quel giorno sarò fiero
            di essere stato tuo figlio
            e di essere diventato
            il loro padre!
            Antonino Gatto
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              Scritta da: Antonino Gatto
              Quante volte chiudendo gli occhi
              rivedo il bimbo di qualche anno fa,
              con gli stessi occhi di quel bimbo
              che oggi fra le braccia stringe il suo papà.

              Quante volte dentro quei ricordi
              sento il freddo di quelle lacrime sul viso,
              affinché i miei figli possano conservare
              del loro amato padre, solo un gran sorriso.

              Ovunque ci voltiamo, nelle case del mondo
              vediamo fiammiferi accesi, lasciati tra le dita
              di bambini innocenti, che dei loro padri
              ricordano solo una grande ferita.

              Dammi la forza Dio, di essere per la mia famiglia
              il padre che ho sempre desiderato accanto,
              il padre che non sarà mai stanco
              di spegnere con una carezza,
              del proprio figlio il pianto!
              Antonino Gatto
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                Scritta da: Antonino Gatto
                Sguardi rivolti verso il cielo,
                per attendere dalla luna il tuo giorno,
                e vedere il pesco in germoglio,
                nella notte più chiara,
                a cavallo fra il marzo gentile, e l'aprile furioso.

                Quaranta giorni d'attesa
                con devota astinenza e digiuno,
                preparando la mente al gran giorno,
                che ricorre ogni anno nel mondo,
                per ebrei e cristiani devoti.

                "Passare oltre" è il tuo nome più antico,
                seppure col tempo è un poco cambiato,
                ma da sempre resta immutata la storia,
                di Angeli famosi che ne hanno dato la gloria.

                Non importa se di un Angelo buono,
                che del tiranno, proclama il perdono,
                mostrando la sua gloria, sul sacro sepolcro
                per annunciare il Cristo che era risorto.

                Oppure dell'Angelo, che ha portato al flagello,
                d'Israele gli infanti, spalancando le porte,
                e osservando su di una, del sangue d'agnello,
                ne salvò il primogenito, passandone oltre.

                Ricorre la fede, nella santa settimana,
                con le palme e l'ulivo la domenica prima,
                ritorna il silenzio in ogni anima buona,
                e con mercole e le ceneri la pasqua è vicina.

                Di giove al mattino, il vescovo sul sacrale,
                benedice gli oli che dovranno servire,
                per l'anno a venire a dover consacrare,
                battesimi, sacerdoti, e cresime, con unzioni a finire.

                Sempre di Giove, ma alla nona ora,
                inizia la messa dell'ultima cena,
                nasce l'eucaristia, ed il sacerdozio che onora,
                l'amore ai discepoli, che Giovanni ci insegna.

                Piedi nudi all'altare, nel rituale Divino,
                campane legate dalla sera al mattino,
                sette chiese adorate con i sacri sepolcri,
                la via crucis con tanto di lumini e di fuochi.

                Ed eccolo finalmente il giorno adorato,
                dopo il sabato in lutto che le chiese ha svuotato,
                per festeggiare all'alba il Cristo risorto
                ritornato alla luce dopo essere morto.
                Antonino Gatto
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