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Scritto da: Alessandra Torrella
Storia di una madre che lavora.
Come sarebbe bello per te poter fare turni di pomeriggio o di sera. Sarebbe un sogno. Dopo una notte, come quasi tutte insonne, poter dormire la mattina. Finalmente il bimbo stranamente e per capriccio di natura verso le 6 del mattino crolla in un sonno profondo. Finalmente è immobile non si agita non piange non tira capelli orecchie non ti infila le dita nel naso. Lasciando a parte le nottate di vomito di mal di pancia di febbre di dentini doloranti e di post vaccini avere una notte di sonno di 4 ore di fila è un 13. Ovvio chi non vorrebbe dormire un po' la mattina? Stanca esausta con gli occhi gonfi il mal di testa invece devi alzati e cuore di madre la cosa più difficile e triste che ti riempie di sensi di colpa è proprio dover svegliare quel battuffolino che finalmente dorme. Sembra un angioletto e tu lo ami così tanto che non provi rabbia se è proprio per lui che ti senti sotto un treno.
Allora inizi col svegliare il più grande zitti zitti. Lo prepari perché deve andare all'asilo (altrimenti come potresti lavorare?) Colazione lavatura grembiulino e inizi a svegliare l'altro che ovviamente devi portare con te (sicuramente non potresti lasciarlo da solo a casa!) E allora inizia a piangere perché giustamente ha fatto nottata pure lui e ha sonno ma non puoi fare diversamente. Imbacucchi entrambi perché fuori fa veramente freddo. Lasci il grande all asilo e riporti il piccolo a casa. Il grande al nido l avevi portato a 6 mesi. Era un altra epoca lavoravi in sede non c era il covid. È stata dura doverlo lasciare in mano ad estranei il primo giorno hai pianto e ti sei sentita una madre orribile. Non lo dimenticherai mai! E la beffa che per questo dolore paghi pure una retta di 180 euro per mezza giornata cioè fino alle 14. Pagare una giornata intera economicamente non è pensabile. Il tuo stipendio è un part Time di 4 ore e se arrivi a 800 euro è assai! Ma è l unico fisso in casa un contatto a tempo indeterminato. Tuo marito trova e si adatta a mille lavori sottopagato e sfruttato ma se riesce a portare anche un contributo minimo al budget familiare almeno non si sente un fallito. Tu hai una laurea magistrale in giurisprudenza un master in responsabilità medica un master bess i 24 cf e oltre alla laurea ti sei abilitata all insegnamento sostenenti altri 6 esami aggiuntivi per un totale di 90 crediti ma sai che c è? Vivi in Calabria e l unico lavoro che ti si offre a tempo indeterminato è in un call center su turnistica 7/ 24. Intanto sogni una famiglia vuoi dei bimbi l età avanza e fermi i tuoi sogni e spegni l'intraprendenza. Intanto riporti a casa il piccolino e aspetti la babysitter che arrivi. Tu devi attaccate a lavorare perché grazie a Dio con mille messaggi e telefonate ogni giorno da 5 anni, cioè dalla nascita del primo bimbo, riesci a cambiare il turno potendo lavorare di mattina. Sei morta stanca ma devi lavorare di mattina! Il grande è all asilo il piccolo hai trovato la babysitter che paghi a 7 euro l ora in pratica la paghi quanto prendi tu ma grazie a Dio nel primo anno di vita del bimbo hai diritto a lavorare 3 ore per cui tra libero e riposo che ti spetta in settimana e l ora di allattamento riesci a non fare morire di fame nessuno. In più tua madre che abita lontano ha 77 anni e mille problemi di salute. Con l amore di una madre. Viene una volta a settimana, se riesce,. Così ti fa risparmiare una giornata di babysitter e a volte se c e lei riesci anche a fare una doccia. Tutto questo sacrificio pensi finirà poi a settembre perché hai deciso di mandare anche il piccolo al nido perché ti costa di meno della babysitter e in più stara con i bimbi dopo l anno sicuramente sarà più forte. La decisione di non mandarlo come il fratello a 6 mesi è stata dovuta non solo alla paura del covid ma al fatto che il piccolino è nato prematura e a un mese e mezzo ha dovuto fare un intervento chirurgico per cui lo vedi debole. Ok è arrivata la baby Sitter tu scappi in un ufficio che hai ricavato buttando giù una parete e mettendo una porta che ti dà l accesso ad una sorta di magazzino dove hai messo una scrivania col pc. Metti cappotto sciarpa e guanti e entri Si non c e riscaldamento nel magazzino e fa un freddo boia e se oltre all asilo alla babysitter ti permetti il lusso di accendere per 3 ore al giorno una stufa a corrente o con la bombola il gioco non vale la candela. Ti fai le tue 3 ore a sentire urla di clienti che per la cattiva gestione di una azienda che non è la tua ti bestemmia pure i morti. Ma tu sei calma ormai sei diventata per necessità ed esperienza dopo 10 anni di questo mestiere un assistente sociale una psicologa una manipolatrice di menti per cui riesci a gestire il tutto a volte facendo credere al cliente. Dolcemente. Che la colpa è sua per cui gli proponi un assistenza a pagamento che a te non aumenta lo stipendio ma ti viene richiesta comunque. Devi riuscire a vendere per il "bene" dell'azienda perché se non raggiungi determinati obiettivi come vendere fare telefonate brevi e riuscire a convincere il clt a non richiamate per almeno i prossimi 3 giorni magari non rischi che l azienda perda la commessa per la quale tu lavori! Per respirare potresti usufruire del congedo parentale ne hai diritto ma lo tieni come goccine d'oro per i periodi in cui l asilo sarà chiusa totalmente o periodo in cui non possono essere concesse ferie e hai visite mediche, magari anche fuori regione o comunque per imprevisti che con 2 figli e 2 genitori anziani potresti avere. Ok finite le tue 3 ore la babysitter va via fai pranzo al tuo bimbo tu prendi per te quello che capita solitamente è pane e provola o qualche avanzo della cena categoricamente consumato in piedi o in macchina. Si in macchina perché grazie a Dio hai una vicina che è un angelo sceso dal cielo che appena stacca dal suo lavoro di badante scende da te perché sai che hai bisogno e tu gli molli il piccolino e corri in macchina a prendere il grande all asilo volando perché Caterina, la vicina, poi deve pranzare e riattaccare il suo lavoro alle 15. Quelle rare volte che non c e con il freddo o la pioggia hai rivestito il piccolo portato con te per prendere il fratellino. Quando diluvia ombrelli bimbo in braccio l altro per mano arrivate a casa tt fradici. Ok ma per oggi Caterina c'era ed è andata di lusso. Il pomeriggio verso le 15 i bimbi si addornentano nel lettone e tu riesci a volte a rassettare a volte sbrigare altro ma di sicuro non riposi. Tt il pomeriggio con loro a sorridere giocare anche se sei uno straccio hanno bisogno di te. Arriva l ora di cena rientra il papà anche lui stanco e finalmente poi a nanna. Sempre sperando che sia una nottata quantomeno più tranquilla. La cosa più triste è che nonostante tutti i sacrifici dopo 10 anni lavirando veramente con dedizione nonostante tutti i salti mortali con doppio avvitamento la tua azienda abbia perso la commessa e grazie a Dio per quello che prevede la legge con la clausola sociale ti ha assorbito un altro call center che ha vinto l'appalto. Ma ora tt è difficile qui trovate i cambi turni è difficile e se lo trovi si fanno con fatica e tu oltre a non dormire tra figli e pensieri sai per certo da madre che non riuscire a lavorare di mattina equivale a perdere la possibilità di lavorare. Pagate un asilo per un intera giornata non puoi permettertelo per uno figuriamocci per due! La babysitter che lavora dietro a te a turni è impossibile perché ovvio che per una reperibilità h24 pretenderebbe uno stipendio e tu non sei Chiara Ferragni. Per cui ad oggi sei solo una madre lavoratrice in Calabria che si contorce a trovare il modo per non perdere il lavoro ma sa già che a tutti e dico a tutti di te e dei tuoi affanni non frega nulla. La cosa più cattiva è che i primi a pensare che tu voglia fare i turni di mattina per comodità sono i colleghi (femmine senza figli o con figli grandi o che hanno madri e suocere a disposizione) Pensano che tu nel pomeriggio voglia uscire fare aperitivo andare a spassartela e quante volte ti hanno anche ordetto" ma tu hai firmato un lavoro a turnistica! Ma tu cosi non potrai mai lavorare! A queste tu neanche hai risposto perché li ritieni con scarso intelletto e poca empatia. Avresti dovuto dire 10 anni fa ho firmato per necessità credendo ancora nel futuro nel fatto che chi studiava per meritocrazia potesse aspirare ad altro che per me sarebbe dovuto essere solo una parentesi per costruire i miei sogni e le mie aspettative questo lavoro, che mi ero illusa che la mia terra mi avrebbe comunque ripagata dei sacrifici e invece no care colleghe non è così che è andata io non ho cambiato lavoro è non questo lavoro che mi è cambiata la vita. Oggi sei veramente stanca e triste ma continui a lottare come un leone per la tua famiglia e nonostante tutto stai cercando soluzioni e incontri per cambiare lo stato delle cose. Le Madri sono esseri speciali.
Composto venerdì 15 aprile 2022
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    Scritto da: Alessandra Torrella
    Bisogna sempre inseguire i propri sogni, le proprie passioni, le proprie inclinazioni. La prima persona che bisognerebbe rendere felici è se stessi e chi ti ama deve sostenerti non vedere in te la possibilità di realizzare i loro sogni o cosa avrebbero voluto essere... a tutti costi rendere felici gli altri ti condannerà ad una vita di rimpianti di come sarebbe stato... e tra l'altro chi ti ha costretto a non essere te stessa negherà di averti costretta a fare determinate scelte.
    Composto domenica 30 maggio 2021
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      Scritto da: Alessandra Torrella
      Estranei si diventa tali. Estranei. Pian piano i ricordi spariscono, credo più per difesa. C'è una morte. Una morte sociale. Una morte dell'appartenenza che ti fa veramente stare male. Ti chiedi sempre il perché. Il perché tu abbia dovuto essere privata di iter ridere gioire o soffrire con loro. Qualsiasi perché risposta non ne trova. Provi odio si è vero lo provi... è un aiuto. Chi ti ha fatto credere a certi valori all'unione ora è irriconoscibile. Ci soffri alcuni giorni più di altri. Nessuno merita questa morte in vita.
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        Scritto da: Alessandra Torrella
        Non sono più in terra, non sono in cielo. Respiro ma non vivo. Vi parlo, vi guardo, vi sento tutti ma solo a metà. Nel sonno vivo un po' di più. Sono per metà con te per sopravvivere come tu sei stato in me perché io potessi darti vita... Dolore antico come lo senti la madre delle madri vedendo appeso il suo cuore. Non si consola un'anima a metà. Un anima a metà vive solo per aspettare.
        Composto giovedì 12 settembre 2019
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          Scritto da: Alessandra Torrella
          Nessuno chiede di venire al mondo... nel momento in cui si decide di mettere un figlio al mondo non si può solo pensare che avrà bisogno da piccolo ma che ci saranno momenti o anche vite in cui un figlio dovrà sempre contare su chi lo ha messo al mondo... se non si è pronti a questo non generate figli perché madri e padri lo si è per tutta la vita.
          Composto venerdì 14 dicembre 2018
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