Le migliori frasi inserite da Violetta Serreli

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Scritta da: Violetta Serreli
Mi stupisce il numero delle persone intelligenti che parlano a favore delle armi atomiche (...) Le crescenti complessità della vita moderna, l'invasione cinetica del xx secolo, ci trovano accerchiati da gigantesche istituzioni che ci minacciano da tutti i lati, politicamente, scientificamente ed economicamente. Stiamo diventando le vittime di un condizionamento spirituale, di sanzioni e permessi. Lo stampo in cui ci siamo lasciati gettare è dovuto a una mancanza di intuito culturale. Ci siamo cacciati alla cieca nella bruttezza e nella congestione e abbiamo perso il gusto per l'estetica. Il nostro senso vitale è stato smussato dal profitto, dal potere e dal monopolio. Abbiamo permesso a queste forze di avvilupparci in un totale disprezzo delle sinistre conseguenze. Ora ci troviamo di fronte allo spettro della guerra nucleare, e siamo come pecore destinate al macello. La scienza, male indirizzata o priva di senso di responsabilità, ha consegnato agli uomini politici e ai militari armi capaci di tali distruzioni da permettere loro di tenere in pugno il destino di ogni essere vivente sulla terra. L'immensità del potere delegato a uomini la cui responsabilità morale e competenza intellettuale non sono, a dire il meno, infallibili, e in molti casi discutibili, potrebbe sfociare in una guerra di sterminio di tutta la vita sulla terra. Eppure si continua così, alla cieca. (...) Certi scienziati sembrano dei fanatici. Corrono avanti alla cieca, credendo che le loro scoperte siano sempre fonti di benessere e che la loro dottrina della necessità di sapere sia una dottrina morale. L'uomo è un animale in cui l'istinto della sopravvivenza viene al primo posto. Di conseguenza, si è sviluppato prima il suo ingegno e poi la sua anima. In tal modo il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell'uomo.
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    Scritta da: Violetta Serreli
    Esiste la grande famiglia di coloro che vogliono appassionatamente apprendere. Io ero uno di loro. Ma i miei motivi non erano così disinteressati; volevo imparare non per amore della cultura ma per difendermi dal disprezzo che il mondo riserva agli ignoranti. Perciò quando avevo un po' di tempo libero andavo a curiosare intorno alle bancarelle dei libri usati.
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      Scritta da: Violetta Serreli
      Un amore corrisposto va protetto e preservato dagli scossoni che la vita gli riserva. Ma quando un amore non è corrisposto, o non lo è più, chi va protetto e preservato sei solo tu. Abbi il coraggio di prendere la tua strada, lascia libero chi tieni prigioniero, perché possa anche lui, a poco a poco, ritrovare sé stesso. Agli amori che si sono trasformati, a quelli che non lo sono mai stati se non nella nostra testa, agli amori che sono finiti e che consumano le nostre vite: Non è con le catene che tornate a vivere. Nessuna abitudine giustifica la propria morte. E quello che teniamo vivo, credendolo amore, è più a un passo dall'odio, che dalla disperazione. Non si vuol bene a chi non facciamo vivere bene. Ostentare rapporti inesistenti, per il gusto di lasciare fuori gli altri da questa oscura alchimia, impadronirsi di spazi e pensieri, perché nessun altro li possa condividere. Inventare stati d'animo e situazioni, per insinuare negli altri dubbi o per attirare l'attenzione dell'amato... Tutto questo è malattia. Una malattia terminale e maledettamente contagiosa. Neanche la gelosia trova spazio in questa meschinità. Ci si nutre di egoismo, marchiandolo a fuoco con l'immagine insidiosa di un serpente che striscia travestito da buoni sentimenti. Non si ama mai, abbastanza quanto si fa finta di amare.
      Composta domenica 2 dicembre 2012
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        Scritta da: Violetta Serreli
        Intellettualoidi amanti di termini vaporosi e vuoti di anima, che concepiscono frasi strutturate. Ironici come un lavandino e possessori di un senso dell'umorismo pari a quello di un feltrino perso tra batuffoli di polvere. Scrivono "ispirandosi a..." e riempiono il loro ego vantando la conoscenza di questo o quel letterato. Solitamente saccenti censori degli umani sentimenti, così banali per menti raffinate come le loro, e sono talmente convinti che il libro sia vita, che dimenticano che la vita è fuori dai libri, e che se non si confrontano con le umane miserie, fino a sprofondare talvolta anche nel patetismo, potranno conoscere mille letterati, ma non sapranno mai conoscere sé stessi.
        Composta mercoledì 5 dicembre 2012
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