Scritta da: Luisa Marcangeli
Ebbene sua eccellenza, si è convinto: è dall'abisso di coloro che non godono ciò che godo io e soffrono i peggiori disagi che deriva il fascino di poter dire a se stessi "comunque io sono più felice di questa canaglia che si chiama popolo". Ovunque gli uomini siano uguali e non esista questa differenza nemmeno la felicità esisterà mai.
dal libro "Pier Paolo Pasolini. Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Serafino Murri
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