Scritta da: Elisabetta
"Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna... Siamo al discorso di prima: non ci sono soltanto certi uomini a nascere cornuti, ci sono anche popoli interi; cornuti dall'antichità, una generazione appresso all'altra..."

- Io non mi sento cornuto - disse il giovane
-e nemmeno io. Ma noi, caro mio, camminiamo sulle corna degli altri: come se ballassimo...
Composta mercoledì 28 settembre 2011
dal libro "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia
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    Scritta da: Virgink
    La paura gli stava dentro come un cane arrabbiato: guaiva, ansava, sbavava, improvvisamente urlava nel suo sonno; e mordeva, dentro mordeva, nel fegato nel cuore. Di quei morsi al fegato che continuamente bruciavano e dell'improvviso doloroso guizzo del cuore, come di un coniglio vivo in bocca al cane.
    dal libro "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia
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