Aforismi di Philip K. Dick

Scrittore, nato domenica 16 dicembre 1928 a Chicago, Illinois (USA - Stati Uniti d'America), morto martedì 2 marzo 1982 a Santa Ana, California (USA - Stati Uniti d'America)

Scritta da: Andrea Manfrè
Una nebbia può penetrare dall'esterno e impossessarsi di te; può invaderti. Alla lunga e alta finestra della sua biblioteca (una regale struttura costruita con i frammenti di cemento che un tempo, in un'altra epoca, formavano una rampa d'accesso della Bayshore Freeway), Joseph Adams rifletteva mentre guardava la nebbia, quella del Pacifico. E siccome era sera e sul mondo stava scendendo il buio, quella nebbia lo spaventava quanto l'altra, quella nebbia interiore che non invadeva ma si estendeva e si rimescolava riempiendo ogni parte vuota del suo corpo. Quasi sempre, a quest'ultima nebbia si dava il nome di solitudine.
Philip K. Dick
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    Scritta da: Ssdf Sdsdfa
    Anche gli animali... Perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni... Sono sacri. Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma organica che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova.
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      Scritta da: Giuseppe Giorgio
      Un essere umano può uccidere un robot uscito da una fabbrica della General Electrics, e con sua sorpresa scoprire che sanguina e piange. Ed il robot morente può rispondere al fuoco, e con sua sorpresa vedere un filo di fumo grigio levarsi dalla pompa elettrica dove avrebbe dovuto esserci il cuore umano. Sarebbe un momento di verità, per entrambi.
      Philip K. Dick
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