Aforismi di Mark Twain

Scrittore, umorista e aforista, nato lunedì 30 novembre 1835 a Florida (USA - Stati Uniti d'America), morto giovedì 21 aprile 1910 a Redding, Connecticut (USA - Stati Uniti d'America)
Questo autore lo trovi anche in Umorismo e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: 0kiika0
[...] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l'effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all'aperto per godersi l'arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
Mark Twain
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    Scritta da: 0kiika0
    Sir Miles!, Dio mi benedica, avevo completamente dimenticato di essere cavaliere! Santo Cielo, come è straordinaria la memoria di questo ragazzo per quanto concerne i ghiribizzi e le bizzarre fantasticherie della sua follia! Quello che mi ha conferito è un titolo vuoto e pazzesco, eppure non sembra cosa da poco averlo meritato, poiché, secondo me, v'è più onore nell'essere ritenuto degno della nomina di cavaliere fantomatico in questo suo Regno dei Sogni e delle Ombre, che nell'essere giudicato abominevole abbastanza per divenire conte di qualche vero regno di questo mondo!
    Mark Twain
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      Scritta da: 0kiika0
      "La legge non consente a un minore di concludere un qualsiasi importante accordo o di avervi parte, mio buon sovrano, sostenendo che la sua intelligenza immatura non è in grado di tener testa al maturo senno e alle perfide astuzie degli adulti. Il demonio può comprare un fanciullo, se così vuole, e se il fanciullo è consenziente ma non inglese; in quest'ultimo caso il contratto sarebbe nullo e inefficace."
      "Sembra a me scortese, non cristiano e mal concepito il fatto che la legge inglese neghi agli Inglesi il privilegio di vendersi al demonio e di finire all'inferno!" gridò Tom, con sincera foga.
      Mark Twain
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        Scritta da: 0kiika0
        "Le mie sorelle? Oh, credi tu, mio Signore, che abbiano cameriere?"
        Il piccolo principe contemplò per un momento, con aria grave, il piccolo povero, poi disse: "E, di grazia, perché no? Chi le aiuta a spogliarsi, la sera? Chi le veste quando si alzano?"
        "Nessuno, Signore. Vorresti forse che si togliessero la veste e dormissero senza... come bestie?"
        "La veste! Ne hanno una soltanto?"
        "Ah, e bravo Signoria, che cosa potrebbero farsene di altre? Davvero non hanno due corpi per ciascuna!".
        Mark Twain
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