Scritta da: Rea
È questo l'amore? È così? Le cose che vanno a posto da sole. Per incanto. Un puzzle di un miliardo di tessere che un attimo prima è un mucchio enorme di pezzi di cartone grigi da una parte e colorati dall'altra, una promessa impossibile da mantenere di forme e di colori. E un attimo dopo un castello incantato in una foresta, o una barriera corallina piena di pesci di tutte le forme e di tutti i colori. E ti chiedi come mai non l'hai mai visto prima, che i pezzi si incastravano così bene. Come hai fatto a non vedere in quel mucchio di pezzi il puzzle finito. E non è costato fatica. Ma allora perché succede così di rado? E allora anche toccarsi, baciarsi diventano la cosa più semplice e naturale del mondo. Sembra quasi che le mani sappiano da sole dove andare. Le tue e le sue. Non c'è bisogno di guidarle. Allora è così essere innamorati. È il mondo che gira in perfetta armonia con te. È essere seduto al bar con il sole che ti scalda ma non troppo, e vedere che tutto, tutto, ma proprio tutto, le persone nella piazza, le nuvole nel cielo, gli sbuffi di vento, i colombi che becchettano, le formiche che trasportano le briciole sono al posto giusto. Che anche quella pietruzza incastrata tra un cubetto di porfido e l'altro deve essere proprio lì e non in un altro posto. È così semplice. E così difficile.
Loredana Frescura
Composta martedì 18 maggio 2010
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    Scritta da: Aria92
    Però chi ama farebbe di tutto per non far soffrire il suo amore, anche magari scrivere poesie che non sa scrivere o cambiare la parte del suo mondo o forse cambiare il colore della luna perché diventi il colore dei suoi occhi [...] o solo avere il coraggio di chiamare amore ciò che lo è.
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      Scritta da: Sara Bisci
      - Mi sono fatta accompagnare da mamma da un chirurgo.
      - Un chirurgo estetico?
      - Già. Mi ha fatto delle foto di profilo e poi le ha ritoccate con il computer. Vedessi come ero diventata! Ossa perfette, naso perfetto... a mamma è mancato il respiro. Marcella, sai cosa è successo? Che io non mi riconoscevo più. Non ero io. Dove stavo io!? Dove stava il mio naso a coscia di pollo? E dove stavano i miei zigomi fuori asse? Mi è venuto da piangere e sono uscita dallo studio.
      Loredana Frescura
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