Aforismi di J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)

Scrittore, filologo, glottoteta e linguista, nato domenica 3 gennaio 1892 a Bloemfontein (Sudafrica), morto domenica 2 settembre 1973 a Bournemouth (Regno Unito)
Questo autore lo trovi anche in Indovinelli, in Poesie e in Racconti.

Scritta da: Clocci
Gil-galad sugli Elfi soleva regnare:
Tristi cantano ora i menestrelli
I giorni ancor liberi e belli
Del suo regno tra i Monti e il Mare.

La sua lancia era aguzza, la sua spada tagliente,
E da lungi il suo elmo splendeva possente.
Migliaia di stelle che in cielo raggiavano
Nel suo scudo d'argento si rispecchiavano.

Ma mille anni fa egli cavalcò via,
E nessuno oggi sa dov'egli adesso sia;
E la sua stella cadde nelle tenebre profonde,
A Mordor dove la cupa ombra si diffonde.
J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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    Scritta da: Clocci
    C'erano guai giù a sud, e apparentemente gli Uomini che avevano percorso il Verdecammino erano alla ricerca di terre ove potessero trovare un po' di pace. I Breatini erano gente simpatica e comprensiva, ma palesemente non molto disposta ad accogliere un gran numero di estranei nel loro piccolo paese. Uno dei viaggiatori, un tipo strabico e dall'aspetto malaticcio, prevedeva che un numero sempre crescente di persone sarebbero emigrate verso nord nell'immediato futuro. "E se non si farà loro un po' di posto, se lo faranno da sé. Hanno anche loro il diritto di vivere, come gli altri".
    J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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      Scritta da: Clocci
      Fredda la mani e il cuore e le ossa.
      Freddo anche il sonno è nella fossa:
      Mai vi sarà risveglio sul letto di pietra,
      Mai prima che muoia il Sole e la Luna tetra.
      Nel vento nero le stelle anch'esse moriranno,
      Ed essi qui sull'oro ancora giaceranno,
      Finché l'oscuro signore non alzerà la mano
      Sulla terra avvizzita e sul mare inumano.
      J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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        Scritta da: Clocci
        Esile più di un salice! Più limpida dell'acqua! Più brillante di un lume!
        O giunco chinato sul lago! O dolce Figlia del Fiume!
        Tu sei estate e primavera, e poi nuovamente estate!
        Tu delle fronde le risa, e brezza sulle cascate!
        J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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          Scritta da: Clocci
          Addio a voi, mio atrio e mio caro braciere,
          Il vento può soffiare e la pioggia cadere
          Ma prima della rugiada, che l'alba fresca bagna,
          Noi marcerem pei boschi e sull'alta montagna.

          A Gran Burrone, ove sono gli Elfi intenti all'opre,
          In radure che un fine velo di nebbia ricopre,
          Arriverem attraverso lande deserte e brughiere,
          E da lì poi dove andrem, nessuno può sapere.

          Davanti a noi i nemici e dietro lo spavento,
          Il nostro letto sarà sotto il cielo e nel vento,
          Fino al gioro in cui con la stanchezza in volto,
          Il viaggio sarà finito, e il compito svolto.

          Dobbiamo andare! Dobbiamo andare!
          Prima che l'alba incominci a spuntare!
          J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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            Scritta da: Clocci
            O voi che entrate nel paese oscuro,
            Non disperate! Benché d'aspetto a volte cupo e duro,
            Ogni bosco finisce,
            Ed il sole apparisce:
            Il sole dell'alba, il sole del vespro,
            Il giorno che nasce e che muore grandioso,
            Poiché il bosco svanisce a ovest o a est...
            J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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              Scritta da: Clocci
              O! O! O! Ho bisogno del nettare dal bel colore
              Per guarire il mio cuore e annegare il mio dolore.
              La pioggia può cadere e il vento soffiare,
              È lunghissima la strada che mi resta da fare,
              Ma sotto un grande albero io mi riposerò
              E le nuvole veloci passare guarderò.
              J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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                Scritta da: Clocci
                Canta! Perché il bagno sul finir del giorno
                Sai che laverà via il fango più immondo!
                Pazzo è colui che si rifiuta di cantare;
                Dell'Acqua Calda non vi è piacer più salutare!

                Dolce è della pioggia che cade intorno il suono,
                E del ruscel che scorre dal colle al pianoro;
                Ma meglio della pioggia e dell'impetuoso torrente,
                È l'Acqua Calda di un fango fumante e bollente.

                D'acqua fredda il bisogno noi risentiamo a volte
                Per cavare la sete e procurar sollievo;
                Ma in questi casi è meglio di Birra una botte
                E giù per la tua schiena Acqua Calda a dirotto.

                Bello è veder l'acqua zampillare
                E da una fonte limpida al sole scintillare,
                ma suono di fontana non sarà mai sì piacevole
                Come dello sguazzar nell'Acqua Calda il rumor allettevole!
                J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien)
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