Poesie inserite da Nadia Consani

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Scritta da: Nadia Consani

Non sono un poeta

Io non sono un poeta,
sono un semplice scribacchino
di versi senza pretesa,
nati per caso
un giorno di tempesta
dell'anima inquieta.
Io non sono un poeta,
dipingo soltanto pensieri
con colori rubati dal cuore,
disegno la gioia,
il dolore, la rabbia,
per occhi che sanno vedere.
Non sono un poeta perché,
poeti si nasce e io
ho iniziato a tarda ora il viaggio,
processione senza ritorno,
senza schema organizzato.
Canto i sogni, le paure,
col cemento copro i folli,
con i versi impreparati
innalzo lapidi di protesta
e grattacieli di passione.
Io non sono un poeta,
imbratto fogli di emozioni,
sono soltanto un costruttore
di parole sognate.
Composta domenica 12 febbraio 2012
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    Scritta da: Nadia Consani

    Eccoti

    Ogni tanto appari,
    inatteso,
    prepotente,
    come un lampo insolito
    una sera d'estate
    quando il cielo è terso
    da ogni inquietudine.

    Forse pioverà,
    pensa la mente indolente,
    sarà pioggia fugace
    che il vento porterà via.
    Calma dell'attesa,
    ma non piove
    a cancellare incertezze.
    Permane ancora il vuoto,
    non piove,
    non c'è alito di vento
    a muovere le foglie,
    ma solo il silenzio
    fa da riparo alla memoria.

    Sei soltanto un lampo
    della mia illusione.
    Composta domenica 5 giugno 2011
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      Scritta da: Nadia Consani

      Invece tu vali

      Se potessi del tuo cuore
      divaricare le cuciture
      rese forti 
      con nodi di acciaio
      intrecciati
      con fatiche e inganni,
      ne estirperei da abile chirurgo
      l'escrescenza che consuma
      piano, come il cancro nelle viscere.
      Racchiudi la tua pena
      come perla la conchiglia,
      rifiuti per paura
      ossigeno di pace
      e fai marcire
      quello che ancora resta,
      con desideri assurdi
      di inutili rivalse.
      Rincorri chimere
      che lasciano il segno, poi,
      gridi lacrime
      al silenzio dell'irreale,
      piangi parole
      che tornano senza eco
      e del rimedio abbandoni la speranza,
      deluso da chi non ha capito
      quanto vali.
      Composta domenica 26 settembre 2010
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        Scritta da: Nadia Consani

        Esule

        Parti dalle terre bruciate
        rase da grappoli di bombe,
        gioco infame dei potenti
        per utopia di pace e umanità.
        Dietro alle spalle lasci tutto
        la tua casa, l'amore, i figli,
        per fuggire verso la speranza
        del mondo che non conosci ancora.
        Soffocante è il viaggio sulla barca
        e come te ne trovi mille
        pressati come acciughe
        in un barattolo di latta.
        Se tocchi terra sei quasi fortunato,
        ma ancor di più lo sei se il mare
        non ti succhia la linfa della vita.
        Ti illudi di trovare
        tra la gente nuova
        amore, fratellanza e compassione
        ma poi ti scopri solo, sporco e assetato
        nella bolgia dei rifiuti
        con altri fratelli come te.
        Sei sbattuto da ogni parte
        come una boccia da biliardo,
        nessuno ti vuole tra le palle
        eppure, adorano il Crocifisso.
        Poi, con un timbro appiccicato sulla fronte
        ti rimandano là, da dove sei venuto.
        Composta giovedì 7 aprile 2011
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          Scritta da: Nadia Consani

          Emarginazione

          All'orizzonte tra rami fioriti
          la sagoma di un albero spoglio
          fa da forca e lacrimare gli occhi.
          Se tu potessi cambiare rotta
          torneresti indietro per un attimo,
          per andare sulla giostra dell'oblio
          dove i cavalli sono l'emozioni,
          per respirare aria di novità,
          correre per inseguire il buio
          e ornarlo di lucciole disperse,
          vedere prospettive in verticale,
          poi salire su scalinate di granito
          per guardare la vita dall'altura.
          Sovrano di un regno senza margini
          dove sudditi sono i sentimenti,
          potresti sposare l'allegria, ridere,
          con un cavallo brado galoppare,
          andare veloce contro il tempo
          e interrompere la sua corsa,
          che porta alla fine del selciato.
          Ma la tua sedia mobile è il cavallo
          e trono di un re senza corona.
          Composta venerdì 25 novembre 2011
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            Scritta da: Nadia Consani

            La voce

            Cos'è la voce?
            Come il violino ha le corde per la musica,
            così la voce per il pensiero.
            A volte è squillante,
            rauca,
            gracchiante,
            soave o anche stonata,
            dolce,
            sensuale,
            decisa,
            ti conforta,
            ti rimprovera,
            o ti canta una melodia,
            ti fa sognare,
            la puoi odiare,
            o amare,
            ti fa piangere o sorridere.
            La tua cos'è?
            La tua è il suono d'un filo di seta
            che ricuce un cuore spaccato.
            Composta mercoledì 7 dicembre 2011
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              Scritta da: Nadia Consani

              Voltare le spalle all'orizzonte

              Chiassose e allegre
              come fanciulle al primo ballo
              calde onde
              arricciano la chioma
              del mare di Gennaio,
              compongono note
              di un valzer senza fine,
              a scuotere la noia
              come il vento per le canne
              di palude.
              Tra coriandoli di luce
              un volo
              silenzioso
              volge all'orizzonte
              futuro di mete sconosciute
              e sulla ghiaia
              orme di passi incantati
              lasciano il segno
              di tangibile malinconia,
              tornando indietro
              come a voler dimenticare.
              Composta martedì 3 gennaio 2012
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                Scritta da: Nadia Consani

                Dannato tempo

                Il tempo è scivolato piano
                come uno sputo sullo specchio,
                si è portato dietro
                polvere di ricordi,
                ha imbrattato la vita
                con saliva amara
                bava di bocche acide,
                nemico di chi aspetta
                che faccia capolino
                una nuova aurora,
                lento e perfido
                come la ruga
                che spunta sulla pelle,
                eppure veloce
                come un baleno
                quando conti gli anni.
                Frutto maturo
                di albero secco,
                foglia verde in autunno,
                diamante in mezzo alla cenere,
                il tempo
                ha una sola qualità,
                mi ha regalato poesia.
                Composta sabato 31 dicembre 2011
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                  Scritta da: Nadia Consani

                  Italia

                  Paese di papponi
                  e gente povera,
                  ma così perfetta
                  nel suo essere.
                  Bella come una miss
                  in tutte le sue forme
                  e come un vero genio
                  intelligente.
                  Arte, musica, natura,
                  sono gli attributi
                  del tuo passato,
                  tenuti senza conto
                  da poveri ignoranti,
                  che eludono il sapere
                  per scegliere il denaro
                  e belle donne.
                  Gridano gli operai,
                  chiudono i battenti
                  squallide fonti di lavoro,
                  ormai arrugginite
                  da potere vano
                  e lasciano senza pane
                  chi ha ancora denti in bocca
                  e voglia di sudare.
                  Povera Italia...
                  sei come un cane
                  che sull'autostrada
                  è stato abbandonato
                  dal suo vil padrone.
                  Composta mercoledì 24 marzo 2010
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