Poesie inserite da Concetta Antonelli

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Scritta da: Concetta Antonelli

Filastrocca per una mamma

Il profumo di una mamma
sa un po' di biscotti
e anche di Natale
Di legna che brucia nel camino,
di ragù domenicale.
Di fiori nel giardino,
di un saluto dal balcone,
di lenzuola pulite,
di acqua e sapone.
Di giorni lontani,
con la febbre, nel lettone...
di caffè pronto al mattino.
Di una mano leggera,
affettuosa e sicura
che improvvisa compare
quando tu hai paura.
E di occhi che vedono
fin dentro il tuo cuore.
Il profumo di una mamma è fatto d'amore...
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    Scritta da: Concetta Antonelli

    Busseranno alla mia porta

    Beh, è certo
    Busseranno anche alla mia porta.
    Uomini severi
    dalle divise scure
    con la fretta sul volto
    " È improrogabile"
    Così mi diranno
    E a me non resterà che fare
    " sì sì " con la testa
    guardandomi attorno
    cercando
    di non dimenticare niente
    che possa aiutarmi
    durante il processo
    Non posso certo dire
    " non lo sapevo"
    La vita
    è fatta di attesa
    forse
    soprattutto d'attesa
    di questo bussare
    di questo render conto
    Uscirò dalla mia porta
    consapevole
    di non poter tornare indietro
    " il percorso è terminato"
    Certo... lo sapevo
    Eppure
    mi trema un poco l'anima
    con certezza so solo
    ciò
    che è al di qua
    della mia porta
    E se
    a un certo punto
    desiderassi
    di sentir bussare?
    Se
    vecchia
    stanca
    forse delusa...
    Oppure no, al contrario
    in un momento
    di felicità perfetta
    radice e apice
    alfa e omega
    desiderassi
    le nere divise
    venute a prendermi?
    Scoprire ingenuamente
    che è nella natura
    della nostra anima
    accettare la Fine...
    volerla quasi
    come la conclusione
    di un percorso
    come il tramonto di un giorno
    seguito
    da notte di quiete
    di riposo
    notte
    di rigenerazione
    se non del singolo
    certo dell'Universo
    Segreto
    del seme
    è quello dell'anima
    Busseranno soldati
    alla mia porta
    E io avrò atteso a lungo
    forse invano
    con un macigno
    sospeso
    sul cuore
    E invano
    ho chiesto aiuto
    alle nuvole
    all'acqua
    agli alberi del bosco
    Ho chiesto al Cristo
    e Lui
    triste mi ha detto
    " Proprio a me, figlia mia?
    A me
    date montagne intere
    nel cuore
    e io taccio
    e le porto
    e le lavo
    col mio sangue"
    Busseranno alla mia porta
    e avrò paura
    Quella paura atavica
    di sempre
    dei soldati con le nere divise
    Paura
    di richieste
    rendiconti
    e bilanci
    Vorrei fuggire
    ora
    ma sono inchiodata a questa sedia
    Attendo il suono dei passi sulle scale
    e il forte battito alla porta
    " Aprite! Aprite!"
    Certo,
    aprirò
    Non aspetto da sempre
    forse
    questo momento?
    Ho finto
    ho giocato
    ho ignorato
    L'Attesa
    è il senso della vita
    O forse
    è l'Oltre
    Sudata, stanca
    con addosso
    l'odore della paura
    aspetto.
    Eppure splendo
    del mio mantello
    di umanità
    Consapevole di stelle
    di mondi
    di abissi
    e di vette illuminate
    Non so se sono pronta
    ma non posso sottrarmi
    e tanto vale
    sorridere
    e sfidare
    con tutta la dignità possibile
    le cupe divise che verranno
    Io aspetto che bussino alla porta
    e intanto vivo
    vivo intensamente
    E mi godo
    ogni singolo filo d'erba
    e ronzio d'ape
    e amo
    intensamente
    con abbracci pieni di calore
    e sorrisi
    e lacrime di tenerezza
    per i miei figli
    Aspetto che bussino alla porta
    e consumo ogni giorno
    senza mettere da parte
    o risparmiare
    neanche un grammo di vita
    Spero di aver bruciato tutto
    per allora
    Aprirò più facilmente
    quando busseranno alla mia porta.
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