Scritta da: Patrizia Luzi
Se stai a pensà de venìmme dietro pè famme fessa, arigirate e guarda se nun te stò già à n parmo dar fonno schiena.
Composta sabato 17 ottobre 2015
Se stai a pensà de venìmme dietro pè famme fessa, arigirate e guarda se nun te stò già à n parmo dar fonno schiena.
Con la dolcezza di cui sei capace hai rapito la mia sensualità, travolgendola nel desiderio dei nostri corpi, in quel tempo sempre troppo breve, nell'incontro delle nostre anime.
Viviamo la vita ogni attimo, perché basta un attimo per perderla.
Ora ho capito perché le persone diventano asociali: il valore della parola "amicizia" ora è solo di nome e non di fatto!
Quando inizio a fregarmene altamente è perché ormai non me ne importa più niente. A dire il vero manco mi sfiora più il pensiero ed ho il cuor leggero.
Da oggi osserverò tutto ciò che mi circonda con altri occhi.
I silenzi sono stati la colonna musicale di sottofondo ai nostri respiri che suonavano la melodia del nostro canto d'amore.
Peccato, avevo trovato anch'io quel qualcuno che ha saputo dare il gusto giusto alla mia vita. Ma le persone, si sa, entrano ed escono senza che possiamo far nulla per tenerle legate a noi, libere di scegliere il loro destino.
Non mi sento nessuna, ma di fronte a tante persone false viste o conosciute penso di avere un grande dono, l'umiltà di essere sempre me stessa, con tutti i miei pregi e difetti, con i miei alti e bassi, sempre con il sorriso di chi ce la può fare, nonostante tutto, nonostante gli altri, nonostante chi mi vuole male.
Impariamo a fare a meno di quelli che per noi non ci sono, perché se mancano non vogliono esserci. Punto.