E se tu sei l'amore, dimmelo. Se sei l'amore, parlami, toccami, fammi sentire il tuo odore. Perché il sonno non viene, la vista non s'accende, l'udito non sente ed è palpitante il cuore, perciò dammi pace, se sei l'amore.
Per ironia della sorte, sovente ci capita di impersonificare ruoli che l'anno prima abbiamo tanto disprezzato e ci capita di essere etichettati come chi, precedentemente, è stato da noi stessi odiato per il medesimo motivo.
Scusa se rido, ma piangere mi duole.
Scusami se dò, ma non so solo ricevere.
Scusami se spesso mi fermo a pensare.
Scusami se a volte non so dialogare.
Scusami se spesso ti cerco fremente.
Scusa per il mio titubare incessante.
Scusa se ti abbraccio, non so che altro fare.
Scusa se ti amo, ma tu sei speciale!
"Cosa cerchi"?
"Il sole".
"Da cosa fuggi"?
"Dal gelo".
"Cosa temi"?
"... Il freddo di chi non sa più ascoltare, non sa più amare e non sa più abbracciare".
Musica, sei la sola amica fedele in questo mondo. La tua arte è sublime, il tuo canto piacevole, e ci si sente cullati dal tuo suono melodioso che solo tu sai donare a chi scegli. Musica, non abbandonarmi in questo baratro d'angoscia, poiché tutto è polvere, tutto è cenere, tutto passa. solo il tuo canto resta.
Sovente ci si fanno dei propositi che non si riescono a realizzare. Sovente ci si ritrova in una camera chiusi a pensare. Cose sbagliate, cose non dette, desideri che giacciono lì nella nostra mente e che l'altro non vuole capire. Frustrazioni, sogni infranti, gioie uccise, e tutto ciò concorre al fallimento della nostra giornata.
Persa in un mondo di dolore. Annegata in un mare di incertezza. Sprofondata in un abisso di angoscia, straziata da un amore di tempesta.
L'amore è come una pianta: se non la innaffi tutti i giorni con acqua pulita, se non la curi con dolcezza, se non le dedichi tutte le tue attenzioni muore, e tu non capisci neanche il perché.
Sovente ci illudiamo che la nostra storia possa essere speciale, che non si cada nell'abitudine e nel darsi per scontati, perché "noi siamo diversi dagli altri". Ma cosa ce lo fa pensare? Inevitabilmente la passione svanisce, i sentimenti si solidificano, e tutto diventa più terreno e concreto: è questa la peggiore fine che una storia possa avere.
La musica smaschera coloro che fingono e dialoga con coloro che si abbandonano al suo sublime potere.