Nicola Antonicelli

Trovi le poesie di Nicola Antonicelli in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Racconti e in Diario.

Informazioni

Formaggiaio, nato sabato 10 ottobre 1959 a San Donato di Lecce (Italia)
Risiede a: Chenex (FRANCIA)
Parla: Italiano

Biografia:

Nato a san Donato di Lecce, un piccolo paesino del profondo sud, nel Salento. Terra calda, dura. Da genitori, gente umile, dedita al lavoro e vincolati alla fede ed ai semplici valori. Nel corso dell'infanzia, il padre emigra all'estero per guadagnarsi il pane, anche zii e parte della famiglia vede staccarsi, partire lontano da questa terra, staccando gli affetti. Insieme alla sorella maggiore, la madre ed i nonni stretti ad affrontare il difficile quotidiano. Il padre torna. Da esperto casaro nativo della provincia di Bari, inizia una piccola azienda, lavora tutta la famiglia, funziona e il futuro appare più sereno.
In me, montava, giorno per giorno, anche se era materia sconosciuta: l'impulso alla scrittura. Ancor di più la libertà, il volo, il salto nel vuoto. La poesia straripava nel mio inconscio, mi trasportava già da giovine a riflessioni, isolamenti, che tuttavia non capivo. A volte tristezza, malinconia; altre gioia e follia sfrenata inarrestabile. Non capivo, bevevo come un ubriaco gli elementi della natura, pura incontaminata, poi la scoperta del mare, le notti a guardare le stelle, ed ecco spuntare l'amore.
Se lo ripenso oggi, mi sembra un film fantastico. Mi rivedo e mi leggo. Ho cominciato a scrivere la mia stessa vita.
È difficile per me essere autobiografico. Poiché mi rendo conto di perdermi tra le mie infinite diramazioni. Ancor oggi ho difficoltà a descrivermi, a identificarmi in qualcosa come un "comune essere umano".
A sedici anni ho interrotto pessimi studi in ragioneria; sono scappato di casa, sono scappato dalla morsa del sud. Non ho resistito molto. Sono ritornato, ho ripreso l'attività di mio padre e tuffandomi con tutto me stesso ho spinto al massimo l'azienda di mio padre. Finalmente scoprivo un ideale degno di spendere le mie energie, e cioè: ricercare attraverso il lavoro "uno scopo" che va al di là del lucro. La trasformazione del latte, per fare un prodotto, buono, naturale, che difende gli animali, l'ambiente, crea posti di lavoro ed un futuro che non sia solo andare all'estero. E ci son riuscito bene. Intanto mi sposavo, divengo padre di tre bellissimi figli. Sono felice.
Poi il destino a mescolato le carte. Peggio di una notte oscura, da incubi, ha travolto la mia famiglia. Ed in questo inferno perdo mio padre e mia madre.
L'azienda sprofondava sempre più nei debiti, franava il mio matrimonio, ho perso la voglia di continuare a svegliarmi e vivere.
Poi un tuffo. Lasciato tutto. Ho ricominciato da zero, senza nulla. La unica cosa che tenevo per me, quella voglia di scrivere, cantare, poetare, dipingere.
Ho camminato su questa nuova strada, dall'Argentina fino ad oggi, strade Francesi, un lavoro a Ginevra, ritrovo qualcuno che assomiglia a me. Amo, a non finire. Sogno ad occhi aperti, e lascio scorrere (non sempre) la mia mente che esplode ininterrottamente parole, sogni, fantasie, follie, e tento di lasciare una traccia, di questa passeggiata.