Trama del film Il signor Diavolo

Roma, 1952. Il giovane funzionario ministeriale Furio Momenté viene convocato dal suo superiore per una questione delicatissima. In Veneto, un minore ha ucciso un coetaneo convinto di uccidere il diavolo. Per motivi elettorali la questione va trattata in modo da evitare scandali. La madre della vittima è molto potente e, da sostenitrice della causa della maggioranza politica, ha cambiato opinione assumendo una posizione assai critica nei confronti della Chiesa e di chi politicamente la supporta. Il compito di Momenté è quindi quello di evitare un coinvolgimento di esponenti del clero nel procedimento penale in corso. Durante il lungo viaggio in treno, Momenté legge i verbali degli interrogatori condotti dal giudice istruttore, a partire da quello del piccolo assassino, Carlo. La realtà che comincia a dispiegarglisi davanti è complessa e sinistra, ma le cose, una volta che si troverà sul posto, si dimostreranno ben peggiori.

Commenti

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L'ultima fatica d'Avati è retroguardia espressionistica, altro che "gotico padano": grandangoli che manco in "Touch of Evil", ralenti, zoomate anni '70, fotografia seppiata o così desaturata che tanto valeva girare in b/n. Preferisco gl'originali di cent'anni fa (Wiene, Murnau, Lang, Pabst, ecc.). Recitazione pessima fatt'eccezione per i soliti. Script colabrodo che poteva restare nelle pagine stampate per Guanda. Sottotesti risibili. Il passato ch'avanza.

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