Commenti a "La cultura esibita è nozionismo. Quella vera è..." di Gaetano Toffali


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postato da Deb73, il
certo,la cultura basilare e' importantissima,ma cio' ke la rende speciale e completa e' la pratica,"il vissuto";la vera cultura e' mettere a disposizione del prossimo cio' ke si ha appreso x migliorare gli altri e noi stessi.cosa ne sarebbe di un medico se non operasse?
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postato da Meriadoc, il
Non è questo il punto, non mi sono spiegato bene. Il punto è che qualsiasi professionista (in questo caso medico) si troverà prima o poi davanti ad un caso che non si aspettava e per il quale non è preparato, a questo punto sarà la sua cultura ovvero la sua capacità di trovare le informazioni e il criterio con cui cercarle che farà la differenza. E qui l'esperienza gioca un ruolo sostanziale. Non esiste medico al mondo che conosca i sintomi del centinaia di migliaia di malattie che esistono al mondo, sarebbe pazzesco, ma la sua cultura gli permetterebbe di risolvere il problema... così è più chiaro?
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postato da Deb73, il
posso farti una domanda?un medico kirurgo come opera meglio seguendo il manuale oppure operazione dopo operazione,perfezionandosi nella pratica con l'esperienza?
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postato da Meriadoc, il
Io rimango della stessa idea dello Strindberg.
"Cultura è ciò che rimane quando ho dimenticato quello che ho imparato".
Il che vuol dire che la cultura non è un insieme di informazioni che ricordiamo, ma è la capacità di recuperare queste informazioni e saperle utilizzare con metodo e criterio. Es: un medico che ha finito l'univeristà vent'anni prima non ricorderà tutte le malattie ma quando si troverà di fronte un caso inspiegabile saprà come leggere i sintomi e su quale libro cercare le risposte.
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postato da , il
feazie Deb...

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