Trama del film Ember - Il mistero della città di luce

In un futuro a noi abbastanza vicino, a causa di un grosso evento catastrofico di non precisata natura, l'umanità sarebbe condannata all'estinzione in quanto la superficie del pianeta Terra rimarrà inabitabile per moltissimo tempo. L'unico sistema per consentire al genere umano di perpetuarsi consiste nel costruire una città sotterranea nelle profondità della Terra e sigillare in essa alcune centinaia di persone per 2 secoli, in modo che i loro discendenti, allo scoccare del duecentesimo anno, quando si ritiene che le conseguenze del disastro saranno venute meno, potranno riemergere in superficie e sperare di ricominciare a vivere alla luce del Sole.In un luogo segreto, i migliori architetti, ingegneri e scienziati si riuniscono per progettare Ember, città moderna, organizzata ed autosufficiente, costruita centinaia di metri sottoterra e costantemente illuminata artificialmente grazie a un potente generatore idroelettrico che sfrutta la forza di un fiume sotterraneo. Gli abitanti, nelle generazioni a venire, saranno tenuti completamente all'oscuro della loro reale situazione, insegnando e facendo loro credere fin da bambini che Ember sia l'unico punto di luce e sicurezza in un mondo totalmente buio e pericoloso. Solo il sindaco della città, designato di volta in volta a guidare la popolazione, saprà la verità e avrà il compito di tramandare ai suoi successori una cassetta metallica chiusa ermeticamente da una serratura a tempo, che si aprirà allo scadere di un conto alla rovescia riportato su un display presente su di essa, inizialmente impostato proprio a 200 anni. Nemmeno lo stesso sindaco è però a conoscenza di cosa si trova nella scatola metallica: le istruzioni scritte dai Costruttori per consentire alla popolazione futura di uscire dalla città alla scadenza dei 200 anni stabiliti, abbandonando l'esistenza sotterranea.Per circa un secolo e mezzo la città rimane prospera e sicura, ma alla settima generazione di sindaci avviene un gravissimo imprevisto: il Sindaco di turno muore improvvisamente e non fa in tempo a consegnare la scatola al suo successore. La scatola, rimasta nella sua casa dopo la morte, finisce per essere riposta e quindi dimenticata. A causa di questo, le generazioni che seguono non hanno modo di andare incontro alla salvezza e restano a vivere rinchiuse nelle profondità della terra anche ben oltre lo scoccare della data prevista. La scatola giace per molto tempo dimenticata da tutti nel ripostiglio di un'anziana signora, pronipote del sindaco morto prematuramente.Intanto la città di Ember, che non è stata costruita per resistere al logorio del tempo oltre i due secoli previsti, sta andando progressivamente in rovina, e molti dei suoi abitanti sembrano essersi convinti che l'unico luogo sicuro nel mondo non può effettivamente consistere in quella città fatiscente e male illuminata, come è stato loro insegnato da bambini. Gli edifici di Ember cadono a pezzi, molti apparecchi non vengono più utilizzati per risparmiare energia, la popolazione viene afflitta dalla carestia, dovuta sia alla scarsità delle riserve di cibo in scatola sia al fatto che che i metodi di coltivazione nelle serre sotterranee dei generi di prima necessità sono ormai superati e hanno bassi rendimenti, ma quel che più terrorizza gli abitanti sono i guasti all'ormai logoro generatore idroelettrico, che inizia inesorabilmente a perdere colpi: i black out, che fanno piombare Ember nell'oscurità, si fanno via via più lunghi e frequenti.I cittadini, a beneficio dei più giovani, cercano di nascondere con una frenetica attività quotidiana la paura sempre più grande che li attanaglia, consapevoli di quanto stia diventando incerto e preoccupante il loro futuro. Sempre più sentite sono perciò le cerimonie tradizionali: ad esempio tutti gli adolescenti aspettano il solenne Giorno dell'assegnazione, in cui viene assegnato loro il lavoro che svolgeranno nella vita attraverso un sorteggio casuale, e l'intera popolazione si ritrova una volta l'anno nella piazza principale, alla presenza delle autorità, per celebrare con un coro il Giorno dei canti.Mentre il Sindaco in carica, un uomo decisamente noncurante, superficiale ed egoista, si preoccupa solo di accumulare le sempre più ridotte scorte di viveri in una sorta di bunker segreto e ben protetto, due ragazzi intelligenti ed irrequieti, Lina Mayfleet e Doon Harrow, iniziano pian piano a ribellarsi ai ruoli loro imposti dal dovere di obbedienza alle tradizioni di Ember, e riescono a ricostruire, un po' alla volta, i segreti della loro bizzarra esistenza.Lina è una pimpante ragazza orfana di entrambi i genitori, che vive con la sorellina Poppy e con la loro nonna. Doon è l'unico figlio di un meccanico vedovo un po' bizzarro ed è molto preoccupato per il futuro della città, che a intermittenza scompare nel buio, tanto che vuole a tutti i costi trovare un modo per stare a contatto con il generatore, per capire quali problemi presenti. Durante il giorno delle assegnazioni, a Doon capita la mansione di messaggero (il cui compito è recapitare i messaggi tra i cittadini, in quanto i telefoni non vengono più usati a causa della scarsità di energia), mentre il posto di elettricista viene estratto da un altro ragazzo, a cui Doon chiede di fare uno scambio di mestiere, che l'altro si rifiuta di concedergli. Doon allora scambia il suo lavoro con quello di Lina, che invece è entusiasta di fare la messaggera siccome adora correre veloce, e riesce ad ottenere il posto di addetto alle tubature del generatore, ma in breve si rende conto che il lavoro consiste unicamente nel rattoppare i vecchi tubi arrugginiti, poiché da anni non esistono tubature nuove; inoltre, nemmeno gli elettricisti veri e propri sanno esattamente cosa causa i black-out, e nessuno sembra essere in grado di intervenire sul generatore.Inoltre, Lina e Doon si accorgono che la loro esistenza è minacciata dagli animali che vivono nel sottosuolo e che si aggirano per la città durante i black-out, diventati giganteschi e mostruosi per cause ignote. Nello stesso periodo l'anziana nonna di Lina, pronipote del Settimo Sindaco, muore. Poco prima, Lina aveva ritrovato la scatola perduta del suo antenato, ormai aperta e con il display che indica come tempo rimanente 000. All'inizio ignara del suo significato e un po' preoccupata, con l'aiuto di Doon ricompone e decodifica i fogli danneggiati dalla sorellina Poppy, trovati all'interno della scatola. I fogli strappati e logori si rivelano essere proprio le istruzioni, scritte dai Costruttori della città, che spiegano come uscire in sicurezza da Ember e tornare verso la superficie.Lina scopre anche che suo padre, fortemente convinto che ci fosse una via d'uscita, aveva costruito assieme al padre di Doon una scavatrice per aprire un tunnel sotterraneo attraverso il quale scappare, ma era annegato prima di raggiungere il suo scopo. Il padre di Doon, ormai rassegnatosi all'idea che non vi era modo di lasciare la città, non aveva mai parlato al figlio dell'accaduto.Inizialmente Lina pensa che la soluzione più logica sia consegnare la cassetta al Sindaco, ma quando ci prova si accorge che quest'ultimo è una persona cinica ed egoista, allora cambia idea e decide di cercare la via d'uscita assieme a Doon e Poppy. Nonostante l'avversione del Sindaco e del suo esercito di fedelissimi, che scatenano contro di loro una caccia all'uomo rendendoli ricercati per aver diffuso calunnie, i due ragazzi seguono le istruzioni, raggiungono la sala controllo d'emergenza del generatore e sbloccano il sistema di fuga, cioè una serie di scialuppe che vengono calate nel fiume sotterraneo. Grazie anche all'aiuto di Sul, un vecchio addetto alle tubature che si addormenta ogni volta che si siede ed è il supervisore di Doon sul posto di lavoro, oltrepassano la ruota dell'acqua e riescono infine a trovare la via per guadagnare la superficie.Dopo lunghe peripezie, i tre emergono all'aria aperta, dove scoprono una natura fiorita e illuminata dal sole, e trovano il modo di mandare un messaggio alla popolazione di Ember, gettando un biglietto avvolto intorno ad un sasso in un profondo pozzo del terreno, da cui s'intravede la cupola della città sotterranea. Il messaggio avrebbe potuto finire in un fossato o su un tetto, invece cade proprio ai piedi del padre di Doon, e la storia lascia presagire che anche gli altri abitanti del sottosuolo riusciranno a tornare all'aperto, per intraprendere l'inizio di un nuovo cammino dell'umanità.

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