Scritto da: Luca Zecca

Storia di un Disoccupato

Capitolo: 1

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Una volta De Andrè raccoglieva i suoi pensieri in "Storia di un Impiegato", ora io posso ben raccogliere i miei in "Storia di un Disoccupato".
Questa povera Italia, che ha tentato di costruire la sua grandezza con i debiti da far pagare ai suoi figli, alle generazioni che sarebbero venute, con la sua imbelle classe politica ha fatto male i conti, quei debiti i creditori li esigono già dalla generazione che li ha contratti.
E così è stato il panico.
Debiti sovrani declassati e mercati in subbuglio con gli speculatori che sguazzano felici come trote in uno stagno dopo che vi è stata gettata dentro la pastura.
Se Dio vorrà arriverà il giorno una generazione nuova di uomini politici assennati che dopo la pastura getterà le reti per acciuffarle.
Ma che si pretende se la classe politica è formata dagli stessi pesci? Che si peschino da soli?
Intanto i giovani della mia generazione vedono sessantenni in pensione da trent'anni che gli spiegano di come tra poco non ci saranno più pensioni per nessuno.
Lottiamo conto una società che si è inventata lo stage, il tirocinio e il lavoro a tempo "indeterminatamente determinato" per sfruttarci a dovere.
Sfruttati come me, sul finire ... [segue »]
Composto venerdì 12 agosto 2011

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