Mindlag

Capitolo: Episodio 4
Bog avvertì un'ombra impercettibile posarglisi sulle spalle tese con un fremito e in quell'attimo inesorabile, una parte di sé gli parve morire e farsi eterea mentre un'altra si contorceva nei meandri dell'inferno. Una goccia di sudore gelido gli percorse il viso e gli solleticò il lato della bocca, ancora atteggiato in quella parodia di cordialità. [...]" Andrà tutto bene "si disse il Beta mentre Il dirigente si adagiava sulla poltrona dell'utilitaria con il disprezzo dipinto fra le rughe profonde che gli solcavano il viso incartapecorito: costretto dallo spazio angusto a poggiarsi la valigetta sulle ginocchia, pareva uno scolaretto con la faccia da vecchio. [...] Anche a saldo, quel corpo metà umano, metà lemure dal fallo extra large, gli era costato una settimana di straordinari e una nutrizione a base di energofiale di infima qualità. Il Beta aveva atteso che gli fosse accreditato quanto gli avrebbe permesso l'acquisto del corpo virtuale e dopo aveva completato le procedure di acquisizione, nel terrore che qualcuno gli soffiasse quel Last Minute, o che Domina Strix rivolgesse a un altro le sue attenzioni. Il suo conto si era assottigliato, ma Bog non aveva battuto ciglio e aveva lasciato che l'ago penetrasse lo smarthole, che il soffitto del suo mono si dissolvesse, mentre sprofondava tra frattali vermiformi. Aveva atteso a denti stretti che quei lombrichi di luce si disponessero in ordine fino a divenire la hall del Pervernet.

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