Una corteccia di te

Sono un vecchio abete, solo malato e tutto ammuffito.
Ho tanto da raccontare, ma ne ho poca voglia, mollo tutto e muoio. Ma a chi prendo in giro starò qui per lo meno per altri 70 anni, sei tu che morirai non io.
Però prima voglio dirti un paio di cose, tanti amori ho visto vicino il mio tronco e sopra le mie radici, che si impregnavano del loro sapore, oltre che dell'acqua, son tanti che si sono detti addio, molti si sono impiccati per un qualche Dio.
Io sinceramente non so se esiste, ma dovrebbe essere molto stufo, costretto a starci sempre. Egli non può neppure morire, ne chiudere gli occhi.
Vedrà la terra come altri pianeti nascere, crearsi, per poi andare incontro alla fine. Ma non è di lui che vi voglio parlare voglio star poco a raccontarvi, se pur io vecchio, non parlo ormai da anni. Se pur frutto di una mente contorta, io sono nato come scritto, avrò anche qualche mio diritto, di un amore perso, vorrei parlarvi del mio. Ho visto crescere svariate rose sotto di me, ma come lei nessuna; profumava così del dolce suo viso rifletteva la rugiada sulle mie foglie, mentre io ... [segue »]

Luciano Lavorgna

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