Scritto da: Polly79

Emanuele


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Non potevamo sprecare quell'occasione, difficilmente si sarebbe potuta ripresentare, lui si trovava per lavoro nello stesso Comune in cui io lavoravo, entrambi quindi eravamo autorizzati a trovarci là nello stesso momento: eravamo ancora in Stato di Emergenza Nazionale, gli spostamenti al di fuori del proprio luogo di residenza potevano avvenire soltanto per motivi di lavoro o strettamente necessari. Il virus che tutti pensavano sarebbe rimasto confinato in Oriente lontano dalle nostre vite, ci aveva raggiunti più di due mesi addietro, mettendo in ginocchio tutto il mondo occidentale, sconvolgendo esistenze e priorità, mietendo vittime al pari di una guerra.
Come "primo appuntamento" sarebbe stato quantomeno originale: il piazzale di un centro commerciale, a distanza di sicurezza. Non sapevamo quanto la limitazione degli spostamenti sarebbe durata e convenimmo entrambi che fosse un'occasione irripetibile, da afferrare all'istante.
Il parcheggio era ampio e, nella zona più lontana dall'entrata del supermercato, restavano sempre parecchi posti vuoti e più isolati rispetto agli altri, per lo meno avremmo potuto avere un minimo di privacy per poterci parlare guardandoci per la prima volta negli occhi, senza avere timore di ritrovarci in mezzo al tanto demonizzato "assembramento".
Individuai il suo furgone, andai a posizionare la mia auto lì vicino.... [segue »]
Composto mercoledì 8 aprile 2020

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    Scritto da: Polly79
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    #IORESTOACASAeSCRIVO

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