Diario di una bambina im-perfetta

Cara me,
è da tanto tempo che non ci scriviamo. Quante esperienze abbiamo vissuto insieme, quante emozioni
abbiamo condiviso. Tu mi conosci meglio di chiunque altro, tu sai quante volte ho pianto, quante volte
mi sono fatta male, quante volte mi sono sentita inadeguata e sbagliata.
Quante volte le lacrime hanno rigato il mio volto, quante volte mi sono nascosta per paura di far vedere
agli altri la mia debolezza. "Non sei all'altezza", questo è quello che mi sono ripetuta per molti anni; e lo
ripetevo in ogni ambito: la scuola, le amiche, l'università, i primi lavori.
Ho convissuto con la paura di essere abbandonata, di restare sola per ogni errore fatto.
Sono cresciuta isolandomi dagli altri, cercando di creare un mondo tutto mio; un mondo in cui gli altri
non avrebbero mai potuto vedere i miei difetti. E se non li avessero visti, forse non si sarebbero mai
accorti del mio "essere sbagliata".
La danza è stata il mio rifugio in tutti questi anni; il veder riflesso nello specchio il mio corpo, con tutti i
miei difetti. Tu sai meglio di me che lo specchio è sempre stato il mio amico-nemico. L'ho odiato ogni
volta che mi ci sono specchiata, ogni volta che mi sono vista più ... [segue »]