Se tutto fosse sbagliato, e mi fosse concesso di ricominciare, non mollerei quel corso di chitarra classica a dieci anni. Continuerei a suonare, perché mi mancano quelle corde la sera prima di andare a letto. Ma si sa, a dieci anni si vuole tutto e subito e proprio quando si ha il tempo di aspettare non si ha la pazienza di farlo. Se tutto fosse sbagliato, non studierei fisica. Se dovessi scegliere di nuovo forse studierei informatica o forse farei il meccanico per riparare i danni degli altri: aiuta a dimenticarsi dei propri. E mi piace avere le mani sporche di chi ha lavorato tutto il giorno. Se tutto fosse sbagliato farei anche lo scrittore. Ma bene, però. Lo farei per scavarmi dentro, all'inizio, per cercare di capirmi meglio. Poi lo farei per insegnare agli altri quello che ho imparato su di me. E poi parlerei della vita, non dell'amore, ché l'amore è una cosa che non s'impara sui libri. L'amore non si spiega, l'amore si vive. Se tutto fosse sbagliato e se potessi ricominciare, qualche errore lo rifarei comunque. Quegli stessi errori che qualcosa me l'hanno insegnata varrebbe la pena ripeterli, di tanto in tanto. Come quella volta, da ... [segue »]