Scritto da: Gerlando Cacciatore

Francesca fu il suo nome

Quanto tempo è passato... quante lune, albe e tramonti hanno segnato la mia vita.
Quanti ricordi si riaffacciano nella mia mente al calar del giorno...
Ricordo la mia mamma.
Francesca fu il suo nome, Francesca Catalano figlia di Vincenza Sajeva: mia nonna, a sua volta figlia di Pietro e Maria Cumbo.
Mia nonna la ricordo sempre allegra e disponibile verso di me e i miei fratelli.
Si era sposata in seconde nozze con Salvatore Piazza e di conseguenza si è trasferita presso l'abitazione del suo secondo marito, proprietario di una tenuta agricola presso il comune di Grotte.
Francesca fu il suo nome, figlia di Giovanni Catalano: mio nonno.
Non l'ho conosciuto mio nonno.
In casa circolava una foto ingiallita di lui; la mia mamma ogni tanto quando la guardava, con gli occhi luccicanti mi diceva, che quella foto se l'era fatta quando stava in America.
"Mio padre era in gamba", esclamava, "Era piccolo di statura ma era molto intelligente... Tu
somigli tanto a lui." Mi diceva.
Suo padre non stava mai con le mani in mano, si dava da fare per portare un pezzo di pane a casa. Lui sapeva cosa era la fatica. Era andato
in America, in cerca di fortuna. Si era fatto le ossa come molti altri connazionali, sbarcando nel porto di Ellis Island: un piccolo isolotto di
fronte a Manhattan.
In quell'isolotto avevano istituito la porta d'ingresso degli Stati Uniti d'America. Prima di entrare lo avevano sottoposto a una serie di...

Continua.

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