Scritto da: lupo81

Una coltre di nebbia scura


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Era trascorsa da poco la mezzanotte quando Valerio uscì dalla fabbrica e si diresse verso la sua macchina parcheggiata sotto il vecchio pino domestico, ai bordi della strada. Prima di partire diede un'occhiata alle luci che avvolgevano il suo paese sulla collina e sfiorò con le dita la foto di sua moglie Luciana sul cruscotto: "Ancora mezz'ora, amore mio, e ti stringerò fra le mie braccia!"
Radio Dimensione Suono Due stava trasmettendo una canzone di Fabio Concato, quando iniziarono a cadere le prime gocce d'acqua e la strada fu invasa da una coltre di nebbia scura, impenetrabile.
"Maledizione! Non vedo più niente" disse Valerio e si fermò lungo il ciglio della strada. Compose il numero di sua moglie, ma non c'era campo.
Quando, poco dopo, scese dalla macchina per valutare meglio la situazione, percepì subito una sensazione di pericolo e fu assalito da un angosciante senso di paura.
Stava riflettendo se fosse il caso di rimettersi in viaggio, quando un fruscio fra i cespugli lo fece impallidire. "Chi è là?" Gridò. Il respiro gli usciva a fiotti dalla bocca in una densa nuvola grigia. Valerio tremava, e non era per il freddo.
All'improvviso vide quattro luci girare vorticosamente vicino a un ... [segue »]
Composto martedì 3 giugno 2014

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