Scritto da: Dora

Oltre il tempo e la vita

Capitolo: 5

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Adesso ricordo, quella notte, io ho ucciso, sono un'assassina, ho ucciso. All'improvviso il ricordo nitido e chiaro, venne fuori dalla mente annebbiata di Emma. Ricordo il sangue, la fuga, la disperazione, ho ucciso... mio marito. Sì, quella notte, Emma aveva sorpreso il marito a letto con l'amante. Lei aveva preso la pistola che Carlo teneva nel cassetto, pistola d'ordinanza, dato che era un poliziotto, l'aveva puntata contro i due, la rivale, l'altra, era una collega del marito, stesso lavoro, stessa passione e stessa fine, uniti anche nella morte. Aveva sparato all'impazzata sui due, Carlo le era andato incontro, nudo come un verme implorandola, la ragazza era rimasta a letto, coprendosi con il lenzuolo il volto, muta nella sua condanna e nella sua colpa. Aveva svuotato il caricatore e poi era fuggita, in auto, guidando all'impazzata, e poi lo scontro, l'amnesia, Victor... Devo fuggire da qui e costituirmi, meglio la galera che questa prigione dorata e questo peso sul cuore. "Non te lo permetterò, tu adesso sei mia!" L'uomo apparve all'improvviso come se il solo pronunciarne il nome lo evocasse, Devo andare, ora ricordo, ho ucciso due persone, devo andare alla polizia " " Tu non vai da nessuna parte! L'urlo ... [segue »]
Composto lunedì 4 gennaio 2010

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