Scritto da: Dora

Oltre il tempo e la vita

Capitolo: 4

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Parlami di te, non so niente di te Victor, Emma chiedeva spesso all'uomo di raccontarle chi fosse, cosa facesse, ma lui le rispondeva: "Lo saprai, quando sarà il momento".
Non ne posso più "devo andarmene, una notte Emma si svegliò da un incubo tremendo, non ricordava bene cosa avesse sognato, solo che il suo corpo era rigido ed immobile, come se qualcosa la trattenesse." Non posso più restare qui "La giovane donna si alzò e cercò i suoi vestiti, ma non riusci a trovarli, guardò nell'armadio, ma non c'erano." Mi tiene prigioniera "pensò. Ha paura che fugga" "Andrò via lo stesso, In camicia da notte, e a piedi nudi, aprì piano la porta della sua camera, tutto era buio, il corridoio tetro e silenzioso. Scese le scale e raggiunse il portone di legno, stranamente riuscì ad aprire la porta massiccia ed uscì all'aria aperta. Un immenso oscuro giardino si materializzò davanti ai suoi occhi. Forse il nero della notte rendeva tutto diverso, macabro e triste, ma il prato fiorito, gli alberi che durante il giorno rendevono quel luogo un paradiso, si stagliavano neri e spogli simili a braccia scheletriche che sembravano volessero avvolgerla. Emma fece un passo indietro,... [segue »]

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