Scritto da: Ambretta Capanna

Estate


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Giulia, quell'estate era venuta da Pisa, dove viveva, a riposarsi dai suoi unici parenti, dopo la morte dei genitori, che l'aveva devastata. L'effetto del clima e l'amore degli zii le avrebbero fatto bene, aveva pensato giustamente, così passava le ferie estive senza mamma e babbo. Erano andati con degli amici per festeggiare il trentesimo anniversario di matrimonio in aereo in Turchia, ma il velivolo si era schiantato contro il costone di una montagna, senza un motivo chiaro.
Era sulla spiaggia, dove, distesa al sole, ripercorreva il tempo in cui era stata felice con i suoi genitori, con cui andava d'accordo; non aveva sorelle o fratelli, quindi si era sentita completamente sola. Gli restavano solo Tecla, la sorella della mamma e Adelmo, suo marito: degli zii affettuosi con lei, che, non avendo avuto figli, la trattavano come se lei lo fosse. Abitavano a Porto Azzurro, all'Isola d'Elba, in una bella casa tra la campagna e il mare, a cui si accedeva scendendo per un sentiero scosceso, poco visibile dalla strada per i rovi di more e i cespugli di mirto che la coprivano, per arrivare in una spiaggetta graziosa, frequentata solo dai bagnanti che venivano dal mare.
Si alzò dall'asciugamano, dirigendosi ... [segue »]

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    Scritto da: Ambretta Capanna
    Dedica:
    A Giulia e Francesca
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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