Scritto da: NICOLA ROMANO

La nuova Primavera


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Il mite sole di Marzo pareva diluito sulla superficie del lago. L'abbagliante scintillio dell'acqua impediva agli occhi di tracciarne i contorni e il paesaggio era immerso in un torpore che ne esaltava l'imponente bellezza. Le anatre si lasciavano cullare dalle deboli onde che scandivano il ritmo del loro movimento e gli alberi lasciavano presagire l'avvio dell'imminente e sospirata Primavera.
Il sentiero lungo il lago invitava a vagabondare sotto le carezze dei tiepidi raggi immergendosi, a tratti, nell'umida boscaglia dove la memoria della lunga stagione fredda ancora impregnava gli arbusti che lo costeggiavano.
Una leggera brezza percuoteva i gracili rami che di lì a poco avrebbero ospitato i primi germogli.
Nell'attraversare uno dei piccoli ponticelli sospesi sui rigagnoli d'acqua lo scricchiolio del legno si mescolava al gorgoglìo dell'acqua. Rumori che mi sembrava udire per la prima volta. Odori di cui non ricordavo l'esistenza. Sensazioni relegate ad una lontana infanzia.
Ricordo d'aver letto da qualche parte qualcosa in merito alla possibilità di ricordare gli odori. Tentai allora di ricordare quello della legna che arde.
Fu uno sforzo notevole ma ben ripagato Seppi riprodurre virtualmente l'odore del fuoco quando la legna arde nel camino.
Poi tentai di riprodurre l'odore delle foglie cadute, quello ... [segue »]
Composto mercoledì 15 aprile 2020

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    Scritto da: NICOLA ROMANO
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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