Ognuno di noi, da solo, è solo una frontiera. Nulla al di là dei nostri pensieri, del nostro volere, delle riflessioni che rivolgiamo alla nostra parte. Ma non bastano i pensieri e le riflessioni sulle cose di ogni giorno, sull'agire per il proprio meglio, a darci un'idea di cosa siano davvero quelle cose per cui vale la pena agire per il meglio. C'è quello che a noi è ignoto, ma dietro la frontiera anche l'idea che possa esistere qualcosa di ignoto diventa parte della nostra ignoranza. Ognuno necessità di un altro per svelare l'esistenza stessa di un ignoto oltre la propria frontiera, qualcuno che arriva da lì, da un'altra frontiera che è riuscito a oltrepassare per andare incontro al proprio ignoto che poi ha scoperto corrispondere a noi e a ogni altro. Così siamo al tempo stesso la nostra conoscenza e ciò che gli altri ignorano, frontiere che solo se sconfinate o attraversate da altri ignoti, possono essere liberate.