Scritto da: R. C.

Il colibrì - Fiaba di un'anima diversa


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Camminando, perso chissà dove, un giorno entrai in un giardino buio, tutto era spento, luci, colori e alberi sembravano immobili da secoli, eppure fuori il sole riluceva caldo schiarendo l'azzurro intenso di una giornata di autunno.
Uscii poco dopo provando una sensazione di sconforto immenso, tornai a casa e pensai a quel giardino tutto il giorno.
Il giorno dopo entrai di nuovo, ogni foglia, rami e fronde erano immobili così nn come il giorno prima.
Feci visita a quel luogo per mesi interi.

La mia vita e quel giardino sembravano correre verso lo stesso destino, ogni giorno uguale all'altro. Non ci pensai e andai avanti.

Tempo dopo qualcosa cambiò, non andai più in quel luogo misterioso, per me troppo simile a me stesso, feci in modo di non pensarci liberando la mente, dedicandomi al lavoro.

Il tempo scorreva, osservavo la gente, come farebbe un colibrì in mezzo ad un branco di elefanti, prevedevo le loro intenzioni, comprendevo la loro direzione ancora prima che lo facessero loro stessi: tutto era lento intorno a me.

Un giorno pensai che quel colibrì che avevo immaginato fosse la mia astrazione dentro un branco di persone lente, perse nelle rituali inutili routine di giorni sempre ... [segue »]
Composto giovedì 20 dicembre 2018

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