La scogliera

La notte di San Lorenzo era magnifica anche in quel torrido agosto. Il cielo della Sardegna era una tela blu cobalto puntellata di stelle, le quali si specchiavano superbe nello schiumoso azzurro sottostante. Ai piedi della scogliera ammiravo la vastità del tutto, desiderando farne parte. L'idea di fondermi con l'incanto esercitava un'irresistibile attrattiva. In fondo non mi sentivo legato a nulla, in quel momento. Il significato della mia esistenza sembrava essere svanito, spazzato via in un attimo. Avanzai di un passo, oscillando leggermente, e avvertii un vago senso di vertigine.
“Ci siamo” pensai “solo un altro passo e verrò inghiottito nel buio del mare e della notte, dove tutto è pace”. Strinsi i denti per darmi il poco di coraggio che mi mancava e sentii il mio piede sinistro, sollevarsi da terra di sua sponte.
“Fermati” udii intimarmi.
Quella persona non aveva urlato, probabilmente per non anticipare l'inevitabile con uno spavento, ma il suo era un tono fermo e deciso, che ebbe l'effetto di farmi posare nuovamente la scarpa sul terreno roccioso.
“Voltati verso di me” disse una voce di donna.
“No” risposi “non intendo guardarti né lasciarmi convincere. Ho intenzione di saltare dalla scogliera e porre fine alla mia ... [segue »]