Scritto da: Giancarlo Cotone

Il muro racconta


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Il professor Rodríguez osservava la costruzione che lui e il suo team di archeologi stavano studiando da tempo. Proprio non riuscivano a venire a capo del mistero che doveva esserci sotto: la costruzione aveva origini molto antiche, ma gli studi finora effettuati non avevano potuto datarla. Alcuni elementi facevano pensare a un'epoca preistorica, ma la mole del manufatto e l'accuratezza della sua realizzazione suggerivano ipotesi diverse.
Era una lunga linea sottile e irregolare che si snodava nel deserto che giaceva a ridosso delle Ande Peruviane, seguendo il bordo di una brusca scarpata che scendeva a precipizio verso occidente. El Muro, come lo chiamava la popolazione locale, sporgeva di poco dal terreno; in alcuni punti era completamente coperto da strati di terra, mentre in altri ne fuorusciva anche di un metro o due. Evidentemente nel corso dei secoli i vari movimenti sismici che da sempre tormentano quelle regioni avevano fatto precipitare il bordo della scarpata in alcuni punti, lasciando scoperta la parete del Muro per decine di metri.
L'insieme dell'opera era maestoso e un po' inquietante, così come lo era tutto l'ambiente che la circondava. Ai piedi delle Ande si stendeva brullo l'altopiano desertico, che in quel punto formava una vasta ... [segue »]
Composto lunedì 15 luglio 2019

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    Scritto da: Giancarlo Cotone
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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