Viviana
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La tua figura dolce e soave che tanto placa la mia tempesta interiore non è più qui, il tuo capo reclinato, che proietta i tuoi fini ornamenti biondicci verso il seno morbido al quale non si possono dare aggettivi per qualificarlo, solo un nugulo di sensazioni, tenerezza, ardore passione, perversione che vengono provocate da uno sguardo e da una carezza conseguente ad esso... non è più qui. Sei uscita da un istante dal mio mondo e già corro verso il tempo bramando il prossimo incontro, non ci sei ma ti vedo, il capo infossato nelle spalle, succubo il tuo es, situazioni che non hai creato, ma che hai dovuto adottare malgrado le tue primavere non lo avrebbero dovuto permettere sono diventate parte integrante di te, la gazzella che è in te è tarpata, non corre a "zoccoli spiegati", procede a passo felpato, quasi timoroso. Ecco, ora sei nella tua stanza, questa sera davanti al tuo specchio non ti piaci, ti vedi squallida e inutile, che senso ha tutto questo, ti chiedi, non riesci a vedere rosa nel tuo futuro, ma non è colpa tua se poca valorizzazione hai avuto da chi te ne saresti aspettata e se tu poca ne ... [segue »]
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