Poesie inserite da Gianluca Cristadoro

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Gianluca Cristadoro

Il tempo rimasto

Cosa ne sarà del tempo rimasto,
Cosa che non vedo,
che temo e che bramo.

Dov'è la forza che non trovo
ad affrontare il vuoto che m'attende,
Il vuoto, che voltandomi ancor brucia.

Cos'è quella luce che vince l'inerte prudenza,
che m'abbraccia e chiama,
quella viva fiamma che cura pretende.

Gli attrezzi del mestierante non giovino che a sperare.
Novella la sfida che la Vita lancia per poi sottrarsi
ad umana comprensione.

Impudente l'ignoto si para e si mostra
invitando a seguir l'orme d'un cammino
che un tempo giusto impiegherà
al compimento dell'Opera buffa scritta nel destino.
Composta giovedì 6 gennaio 2022
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Poeta

    Ti ho visto, sul letto di morte steso,
    lo sguardo volto al cielo e gli occhi chiusi
    il volto scavato e pallido da amor consunto e vinto.

    Prostra del mondo il triste affanno
    gli odori di muschio e alloro, stille di vita antiche.

    Inchiostro e pensieri arditi, contrappunto
    al nero tormento di spirto dolente e lieve.

    Memoria di genti, eterno riscatto e vacuo
    il verso tuo sospeso incanto.
    Composta venerdì 14 febbraio 2020
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Il cigno

      Di vita ormai risolta l’equazione,
      il velo tolto e nebbie fatte rade.

      Da fango s’è rimossa la carcassa
      dell’uomo vecchio, solo e deprivato
      di luce, sole e tiepida speranza
      ch'a giovine virgulto vien donato.

      Da quella coltre grave e soffocante
      è nato un cigno candido e lucente
      che mondo solcherà cercando vita
      e dedicar la propria a umana gente.
      Composta martedì 18 febbraio 2020
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        La befana nella botte

        La befana vien di notte
        senza scopa, in una botte
        per non farsi più vedere
        mentre beve un buon bicchiere
        ed i bimbi dormon quieti
        a Milano, Foggia e Chieti.

        Ma nel rotolarsi allegra
        nella botte d'uva negra
        una calza le s'impiglia
        ed un filo s'attorciglia.

        A rimedio del disastro
        senza vasi d'alabastro
        per riporre i dolci doni,
        solo per bambini buoni,
        Il cappello sgangherato,
        come sempre malandato,
        poggia presso al caminetto.

        Sembra un piano assai perfetto.

        Ma allorquando lo riempie
        stan per torcersi le tempie
        che i dolcetti giù pè i buchi
        scivolando come bruchi
        a finire dentro al fuoco
        vanno dritti a poco a poco.

        Una fiamma dolce s'alza,
        un profumo senza calza...
        Né dolcetti e né carbone
        per cattivi o bimbe buone.

        La befana va di notte
        senza calza e senza botte
        né cappello alla romana.
        Che disastrò sta befana!
        Composta venerdì 4 gennaio 2019
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Gianluca Cristadoro

          Fila-Strocca

          Filastrocca che non dice niente
          pensata apposta per tutta la gente
          che grida e che sbuffa
          ch'azzanna e s'azzuffa.

          Filastrocca che niente sa dire
          a tutta la gente che vuole partire
          che piange e che finge
          che falsi sorrisi sul volto dipinge

          Filastrocca di senso priva
          che già se ne va non appen'arriva.
          Composta venerdì 4 gennaio 2019
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            Accadrà, un giorno

            E quando ti troverà,
            quando lo troverai,
            non ti terrò legata.

            Quando ti rapirà gli occhi e il cuore
            ti guarderò allontanarti
            e se ti volterai,
            con gli occhi lucidi di rimpianto,
            stringendosi al ricordo dei tuoi giochi,
            il mio sorriso ti abbraccerà.

            Quando l'Amore ti guarderà
            non ti mostrerò la strada.
            Lo saprai seguire
            riconoscendola fra mille.
            Composta venerdì 21 dicembre 2018
            Vota la poesia: Commenta