Ricordi
Frinire di cicale
ruscello in lontananza
nostalgia dell'infanzia.
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Frinire di cicale
ruscello in lontananza
nostalgia dell'infanzia.
Lampi nel cielo
un gran tuono rimbombò -
tambur battente.
L'amore è un vento tiepido che asciuga le lacrime
un caldo riparo che protegge dal freddo
una carezza avvolgente che rinfranca la mente
un raggio di sole che illumina l'anima
una luce splendente che scaccia l'inquietudine
un ritmo travolgente che infiamma le passioni
è acqua pura
che disseta quei cuori
bisognosi di emozioni.
Solstizio d'estate
anime innamorate
inebriate di gioia e felicità
unite in un tenero
e silenzioso abbraccio
emanano lo splendore ineguagliabile dell'amore.
Una vecchia quercia
sradicata dal vento
si era accasciata
senza un lamento.
Guardava le altre
dall'alto in basso
ma adesso giaceva
ai piedi di un masso.
Dai rami donava
ombra foglie e ghiande
e di tutte le piante
era la più grande.
Ma in pochi minuti
una tromba d'aria
ha distrutto
una bellezza centenaria.
Vederla abbattuta
come un gigante morente
è una cosa che non
può lasciar indifferente.
Così distesa in orizzontale
diventerà legna da bruciare
perché mani sapienti
la sezioneranno
per riscaldare
i mesi freddi dell'anno.
Osservo un'ape
che svolazza tra i fiori profumati
ne succhia il nettare
e impollina la primavera
mentre il sole conforta il suo volare
un leggero venticello
la dondola nell'aria delicatamente.
Seduto in un angolo
attendo l'avvicinarsi della notte
mentre sento il cuore pulsarmi nelle tempie
mille pensieri si rincorrono senza sosta
trascinandomi lentamente dentro una realtà virtuale
faccio un sospiro, poi un altro,
socchiudo le palpebre e...
di colpo il passato non mi tormenta più
il presente mi rassicura
il futuro fa meno paura
intanto il buio continua ad avanzare
e come una coperta
mi avvolge delicatamente
facendo sparire tutti quei colori che la luce ogni giorno dipinge ai miei occhi
ora faccio parte anch'io dell'oscurità,
guardo quello spicchio di luna
e mi domando se anche tu
da un altro luogo
stai avendo gli stessi miei pensieri.
Ho inseguito sogni e sparso i miei pensieri.
Ho sfiorato il cielo,
conosciuto l'inferno
e temuto di perdere senza aver mai provato a vincere.
Ho trascorso notti insonni a lottare contro gli incubi.
Ho preso a pugni il muro per scaricare la rabbia
e come un albero piegato dalla forza del vento ho respirato la polvere.
Ho cercato nel sole il calore perduto.
Ho implorato la luna d'illuminarmi l'anima
e quando mi sono finalmente reso conto che il passato non si cambia.
Ho deciso di affrontare il futuro.
Qualche volta vorrei tornare indietro
per riabbracciare coloro che ho amato tanto
chiedere perdono
a chi ho fatto del male
sorridere
a chi negli occhi ho letto tristezza
stringere
quella figlia che non è mai nata
conoscere
il padre che troppo presto mi ha lasciato
regalare certezze
a chi ho illuso
tendere la mano
a chi aveva chiesto il mio aiuto
donare calore
a chi ho trattato con freddezza
tramutare le mie paure
in gioie irrefrenabili
dare una parte di me
a chi ne aveva necessità
condividere il dolore
con chi avrebbe potuto sostenermi
dare spensieratezza
a chi avevo causato malinconia
ma soprattutto per rivedere mia madre
e impedirle di andarsene per sempre.
Mentre mi accingo a scrutare l'alba
una brezza leggera mi crea sollievo,
il profumo inebriante della natura al suo risveglio
è qualcosa di impagabile e poterne assistere di persona
mi regala una serenità di cui vorrei cibarmi durante lo scorrere della giornata
il cinguettio degli uccelli e il rumore di un ruscello in lontananza
mi fanno finalmente sentire in pace con il mondo
oggi non ho voglia di lottare contro vecchi fantasmi
ma desidero farmi trasportare come in un sogno
verso quella quiete che regala il sole mentre i suoi raggi
si riflettono sulle onde di un lago colorandolo di vita.