Scritta da: Giovanni Canu

Scacco Matto

Come una lama di ghiaccio
Il tuo passaggio non lascia traccia
Ferisce, affonda, ma mai si fa notare da chi mi circonda.
Seguo i pensieri e con le mani li caccio
Lontani dagli occhi, lontani dalla faccia.
Seguo le stelle
ed infine mi compiaccio:
Almeno loro sono ancor belle.
Come una macabra maschera, incapace di sorridere,
Così i miei occhi rimangono immobili
Tentando invano di imparare a piangere,
Ricavandone solo un altro muro da abbattere.
Come un vecchio libro divorato
Che rimane dolce in bocca e amaro nelle viscere
Così il mio senno è scappato
Lasciandomi solo un dolce profumo nel camino
Ed un amaro sapore sul morbido cuscino.
Ecco, è proprio questo che più temo:
destarmi dalla veglia ed infin capire
che non è stato veramente il senno a fuggire
ma, ahimè, la tenera follia a perire...

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    Scritta da: Giovanni Canu
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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