Scritta da: Natale Currò

Esistenza poetica

Nel mare tiepido delle vertigini
attorto agli sterpi di aride secche
il tempo aggioga al buio della notte
l'abisso flebile d'una luce livida.
La mollezza fluttuante del tempo
si addensa nell'aria
mentre gela la polvere bianca
di montagne dimenticate.
Folate di brina mordente
velate di sudicie brume ingiallite
proiettano per terra
ombre polverose di rugiada stordita.
Nel cielo pallido velato di bianco
tra pozze di lune
il mormorio instabile delle onde
urta l'udito esausto
verso l'oscurità argentata.
Sotto la trama delle sensazioni
il silenzio sprezzante della tristezza
fruga lamentoso
senza dimensioni segrete
il dondolio incalzante
del cammino onirico
nei paesi dell'anima.

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    Scritta da: Natale Currò
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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