Scritta da: Salvatore Riggio

La Madre

Nostra madre ci parla!
Con ogni suo singolo soffio di vento,
ogni rumore di un ramo spezzato,
di una foglia che cade, l'ardere del fuoco,
ma quel antico linguaggio ormai
da tempo abbiamo scordato.
Nostra madre ci parla!
Con ogni singola goccia che cade
di questa pioggia che pianto pare,
con questi fulmini questi tuoni,
che nel cielo rimbombano come un lamento.
Nostra madre purtroppo non parla più, ormai sta gridando!
Ci dovremo vergognare perché siamo noi il suo tormento...
Eppure l'uomo di lei rispetto non ha anzi di un enorme peccato
si sta macchiando, Lui non se ne accorge ma la sta ammazzando!

Nostra madre sta morendo...
Ma da solo la crudeltà dell'uomo
non si può tentar di fermare.
Tutti noi dovremo capire,
ricordarci quel antico linguaggio
per poter nuovamente nostra madre amare,
che è da tempo immemore che l'abbiamo scordato.
Poniamo una fine alle sue torture per risentir sua voce nel cuore,
diamole quell'abbraccio che infinite, troppe, volte le abbiamo negato.

Nostra madre ci parla, grida!
Ma l'uomo non le dà ascolto ed è la prima volta in cui
aspetto impaziente un suo schiaffo una sua punizione!
Perché noi ce lo meritiamo ma quando avverrà non credo
che ci sarà un'altra possibilità, per riiniziare, un'altra occasione.
Composta lunedì 16 novembre 2009

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    Scritta da: Salvatore Riggio
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

    Commenti

    2
    postato da , il
    si ormai l'uomo ha perso il rispetto anche nei suoi confronti.
    1
    postato da , il
    bellissima poesia! mostra molto quanto siamo mostri nel distruggere la natura! complimenti!

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