Scritta da: Tommaso Mazzoni

Rubria Tertulla

Quando nascesti avevi certamente
un bel carnato rosa, ed i capelli,
non molti, ricci, rossi e tanto belli.
D'intorno i genitori, la tua gente.

T'immagino così, Rubria Tertulla,
e anche ti vedo quando, ormai fanciulla,
correvi per i verdi prati, e immensi,
giocando con le amiche. Ora tu pensi

che qualcuno ti possa ricordare?
Sono trascorsi secoli, ma nulla
il nome tuo l'ha fatto cancellare.
Un sentimento ispira, quel tuo nome,
di simpatia, ma non so dirti come,
di simpatia per te, Rubria Tertulla (2).
Composta giovedì 29 giugno 1989

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    Info

    Scritta da: Tommaso Mazzoni
    Riferimento:
    (1: titolo) - È anche il nome di una piccola strada vicinale; s'incontra alle porte di Forlì (Forum Livii), uscendo dalla Città attraverso Piazza Schiavonìa, in direzione di Castrocaro Terme-Terra del Sole.
    (2) - Ho separato i due riferimenti: la nota 1), relativa alla piccola strada citata, e la nota presente, che ho riservato a quello che ho potuto trovare, oggi mercoledì 18 Ottobre 2006, al riguardo della reale Rubria Tertulla, da cui trassi ispirazione, appunto, per i relativi versi. Grazie al Comune di Galeata (in Provincia di Forlì-Cesena), sono venuto a conoscenza che proprio nell'ambito di detto Comune vi è la Stele funebre, di Rubria Tertulla. E ho scoperto anche che questa poveretta morì a soli 20 anni, 4 mesi e 4 giorni, e che fu la moglie di Caio Refano Macrino.
    La Stele di cui dicevo è conservata nel Museo civico di Galeata ed è datata al III sec. D. C.
    Mi ci sono anche un po' commosso, in virtù del risultato di questa mia indagine, ve lo devo dire.

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