Scritta da: Tommaso Mazzoni

Dunque, chi sono io?

Dunque, chi sono io?

Sono colui che ama Iddio, che Lo rispetta,
che segue le Sue Leggi, che Lo prega,
che ama le Sue creature, e si commuove
al più piccolo atto d'amore...

Sono colui che, quando passa
davanti a una chiesa, a un camposanto,
dice una preghiera, si fa il segno della croce;
che fa una lacrima se gli passa davanti uno storpio...

Sono colui che, quando guarda il cielo,
gode dell'immensità della sua volta
e pensa a tutto il creato e al suo Creatore,
come pensa all'atomo, all'Infinito...

o son piuttosto colui che critica il suo Dio
quale grande creatore di inutili cose;
che lo critica per le guerre, le zanzare,
per la fame dei poveri, per l'abbondanza dei ricchi...

Per tutte le malattie, che circondano
la gente debole, inerme a combatterle;
per l'ignoranza, la ristrettezza del cervello umano
e l'ottusità che non permette spesso decisioni sagge

Per non aver saputo infondere il sentimento
dell'amore a tutte quante le sue creature;
per non aver creato gente abile a difendersi
dall'accanirsi del dolore che stronca le fibre più forti...

Dunque chi sono io, mio Dio?
Perché mi hai dotato di ragionamento, ma non mi permetti
di capire fino in fondo chi sono, perché ci sono,
e dove andranno i Tuoi figli, e i figli dell'uomo...?
Composta domenica 22 luglio 1990

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    Scritta da: Tommaso Mazzoni
    Riferimento:
    Mazzanta (Li), domenica 22 luglio 1990.

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