Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Salutiamo il giorno più lungo dell'anno
con occhi aperti alla luce e alla speranza:
osservando la volta celeste
la paura della fragilità umana
il sole che allontana la notte,
grotta di misteri e paure,
racchiusi nel cuore.
L'uomo ha creato fantasmi
bruciandoli nel fuoco.

Sono i passi della nostra intelligenza
a tracciare le piste di comunione
fra la terra, tomba umana,
il cielo con le sue luci lontane
culla dei nostri sogni
con la fede nell'unico
Signore del mondo.

I solstizi sia d'inverno che d'estate
dedicati ai due San Giovanni:
uno precursore di una nuova aurora
dei nuovi figli dell'Uomo,
l'altro profeta della nostra storia futura
teatro finale di noi esseri divini.

Luce e ombra fanno sempre paura:
come il giorno e la notte, il bello e il brutto
giusto e ingiusto, fantasmi e defunti
inferno e paradiso, vita e morte.

Ricordiamoci che il filo della nostra vita
non è legato al tempo
ma all'essenza dell'uomo:
"Voi siete dei!".

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